Fedez-Conte, scatta la polemica social: "Fate cagare". L'ex premier risponde

L'ex premier ha risposto al rapper sul proprio profilo Facebook

Giuseppe Conte Fedez 
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Fedez su Instagram critica Giuseppe Conte per il bagno di folla al comizio di Cosenza: "C'è un intero settore in ginocchio da due anni, dimenticato da tutti. Fate c****e"

Fedez torna ad ergersi difensore della categoria dei lavoratori dell'intrattenimento, profondamente colpiti dalla pandemia di Covid-19 e ancora oggi in difficoltà tra regole e norme che impediscono di fatto l'organizzazione di grandi eventi. Questa volta il rapper ha attaccato direttamente Giuseppe Conte, reo di aver registrato un bagno di follo a Cosenza per un suo comizio.

 

 

 

 

Fedez-Conte, la critica del rapper: "La vostra propaganda non può venire prima delle persone. Non state facendo nulla per lo spettacolo"

"Mi continuo a domandare perché solo in Italia non si fa nulla letteralmente per introdurre norme e progettualità per far ripartire il mondo dello spettacolo con gli strumenti che oggi sono a disposizione e potrebbero garantire la sicurezza di tutti - afferma Fedez nelle sue Stories di Instagram - La vostra propaganda non può venire prima delle persone. Quando parliamo di concerti e di spettacoli non stiamo parlando di st*****te di poco conto, ma parliamo di più di 200mila lavoratori falcidiati da due anni di immobilità quasi totale e politiche assenti. C'è un intero settore in ginocchio da due anni, dimenticato da tutti. Fate c****e".

Al coro di protesta mosso da Fedez si sono uniti altri artisti come Ermal Meta, Francesca Michelin e Salmo, fortemente criticato per il concerto gratuito organizzato a Cagliari il mese scorso. Tutti sui rispettivi profili social hanno condiviso le immagini dei comizi dell'ex premier.

Fedez-Conte, il leader del M5S risponde: "Hai ragione, serve ripartire insieme"

Conte tramite il suo profilo Facebook ha risposto a Fedez sostenendo la causa dello spettacolo: "Fedez, mi rivolgo a te e agli artisti che come te in queste ore stanno lamentando le attuali restrizioni per la cultura e lo spettacolo mentre invece gli incontri della politica avvengono in piazze gremite di gente. Non va bene, dobbiamo ripartire tutti insieme: la cultura, lo spettacolo, gli eventi sportivi, son settori che hanno tanto sofferto. Non va bene, la capienza va portata dall'80 al 100%. Bisogna ripartire forti e ripartire tutti insieme".