Gerry Scotti e il retroscena su Pippo Baudo: "Per lui restai a Mediaset"

Parla del periodo più tormentato del re della Tv e di quella telefonata decisiva

di Redazione Mediatech

Gerry Scotti e Pippo Baudo (Foto Ipa)

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Morte di Pippo Baudo, il ricordo di Gerry Scotti: "Mi chiamò, pensai fosse uno scherzo di Fiorello e  misi giù. Poi..."

Anche Gerry Scotti piange la scomparsa di Pippo Baudo, il conduttore Mediaset era molto legato al re della tv e svela alcuni retroscena inediti sul loro rapporto consolidatosi ancora di più quando Baudo andò per un breve periodo a Mediaset. "Era in uno dei periodi da lui stesso definiti più tormentati della sua vita, ovvero - racconta Gerry Scotti a Il Corriere della Sera - quando venne per un anno a fare il direttore artistico a Mediaset e poi se ne andò. In quel periodo ero uno dei ragazzi di DeeJay Television, legata a Mediaset. Nella mia testa, visto il famoso apprezzamento che mi aveva rivolto il Cavaliere ("sembra il mio ragioniere"), ero convinto che non avessero grandi piani nei miei confronti".

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"Odeon Tv - prosegue Gerry Scotti a Il Corriere - mi aveva prospettato l’idea di diventare conduttore di un programma potentissimo che avevano comprato dall’America. Avevamo fatto un incontro, mi avevano parlato, era già quasi tutto deciso. Ma in un giorno in cui ero a letto per un volgarissimo colpo della strega, ricevo una telefonata e con la voce che potete immaginare sento: "Sono Pippo Baudo”. E io ho messo giù perché ero convinto che fosse quel cretino di Fiorello che mi faceva uno scherzo. Cinque minuti dopo altra telefonata. Era la segretaria di Baudo e a quel punto ci ho creduto. Lui mi disse: "Non ascoltare altre proposte, tu avrai un grande futuro qui in Mediaset". Mi convinse e lasciai perdere".

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