Italiaonline, il fenomeno del Web: così sta guidando la rivoluzione digitale

L'ad di Italiaonline, Roberto Giacchi: "La pandemia ha accelerato il cambiamento"

MediaTech
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Italiaonline è l'amica del digitale delle piccole e nano imprese, edita potenti brand sul web senza un giornalista e punta a facilitare i rapporti tra cittadini e medici. Lo racconta l'ad Roberto Giacchi

La pandemia da Coronavirus scoppiata nel mondo all'inizio del 2019 ha provocato un sacco di disagi e problemi a livello economico e sanitario. Ma c'è una voce incredibilmente in controtendenza rispetto alla crisi generata dalla malattia, si tratta degli investimenti nel settore digitale. Il caso di Italiaonline è emblematico. L'obiettivo di questa azienda in forte crescita è quello di accompagnare le piccole medio imprese verso una conversione al digitale.

"Il settore delle pmi, - spiega a Prima Comunicazione l'ad del gruppo Roberto Giacchi - quelle sotto i 250 dipendenti e 50 mln di ricavi, è costituito da 6 mln di aziende iscritte al Rea. Il 91% è sotto i 10 dipendenti e i 2 mln di euro di ricavi, il 50% sono ditte individuali. Il 70% appartiene al business b2c (business to consumer) e il 30% al b2b. Dopo lo scoppio della pandemia c'è stato un aumento del 3% degli investimenti da parte delle aziende nel digitale, raggiungendo la quota di 2,2 mld e 1,1 mln di imprese hanno deciso di investire, si tratta del +18% delle aziende rispetto al periodo pre Covid".

I settori di intervento di Italiaonline

"Parliamo principalmente di siti di e-commerce, advertising online sui social e sui motori di ricerca. Questi rappresentano quasi l'80% del totale investito e sono tutti cresciuti come investimenti nel 2020 rispetto al 2019. La cosa interessante è che la crescita è stata trainata dalle imprese nane, quelle con uno o due dipendenti, che rappresentano il 44% degli investimenti nel digitale. Poi c'è tutta una platea di piccoli imprenditori che ha capito l'importanza del digitale per lo sviluppo dei propri affari. Ed è una crescita che si è tinta sempre più di rosa: nel 2021 le donne sono circa il 40% dei partecipanti ai nostri webinar, il 28% in più rispetto agli anni precedenti. Anche da questo punto di vista è in atto un grande fenomeno d'inclusione di genere". Così racconta a Prima Comunicazione l'ad Roberto Giacchi, 53 anni, dal 2018 alla guida di Italiaonline. In precedenza Giacchi, laureato in Economia, ha lavorato per Kpmg, Tim e Bain & Company, di cui è diventato partner nel 2005. Nel 2007 è iniziato il suo brillante percorso nel gruppo Poste Italiane: ad di Poste Mobile, poi responsabile della business unit Posta, comunicazione e logistica, quindi responsabile del mercato business e della PA di tutto il gruppo, in seguito group chief financial officer, menbro del CdA di Poste Vita e presidente del Comitato controllo e rischi, nonché membro del CdA di Sia e del Comitato strategico e di innovazione. Un percorso professionale decisamente brillante e che oggi lo porta ad avere uno sguardo di insieme sul mercato, compreso il settore istituzionale: "Le istituzioni devono calibrare gli interventi su questa nuova grande piccola platea che si sta affacciando in questo mondo. Un flusso che noi intercettiamo anche da un angolo diverso: attraverso la nostra Italiaonline Academy, dove organizziamo con continuità corsi di formazione gratuita su come sviluppare una presenza online e farci del business", spiega a Prima Comunicazione.

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