La7, Cairo scippa il Palio di Siena alla Rai: il colpaccio di Rcs

É la prima volta, oltre al 1954 quando fu Mediaset a trasmettere l'evento, che il Palio di Siena non viene trasmesso dalla Rai

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La7 trasmetterà il Palio di Siena, il gruppo Rcs beffa la Rai: accordo fino al 2025

Ritorna il Palio di Siena, ma non lo trasmetterà la Rai. No, perché il colpaccio questa volta l’ha fatto Cairo con la sua La7. L'emittente ha infatti trovato un accordo con il Consorzio per la tutela del Palio e trasmetterà la corsa per ben quattro anni, fino al 2025. Una sinergia, questa, sviluppata solo negli ultimi giorni a fronte del fallimento della trattativa con la Rai, partner storico che aveva accompagnato la Festa dal primo anno di trasmissioni in Italia, nel 1954, e poi in pianta stabile dagli anni Settanta.

Solo in un'altra occasione, nel 1995, i diritti erano stati acquisiti da Mediaset. Il Consorzio, che era al lavoro da aprile per siglare un'intesa con un network nazionale, aveva due obiettivi: l'offerta economica e la durata del contratto. Neanche a dirlo, con l'entrata in campo del gruppo Rcs li ha raggiunti entrambi. Per quanto riguarda la parte finanziaria sul piatto sono stati messi 540 mila euro, mentre la prospettiva quadriennale dà la possibilità a entrambi i sottoscrittori di studiare progettualità che perseguano i rispettivi interessi.

Come riporta il Corriere, Gianluca Foschi, vicedirettore dell'emittente di proprietà di Urbano Cairo, ha spiegato: “Per il Palio del 2 luglio partiremo con la diretta alle 17. Poi cercheremo di capire i meccanismi migliori. Credo che la nostra rete possa essere la più adatta a trasmettere la manifestazione”. Il dirigente, illustrando l'accordo, ha citato quanto fatto da La7 con il rugby: la capacità di costruire attorno all'evento principale una serie di appuntamenti che portino il telespettatore a un coinvolgimento sempre maggiore.

La prima prova sarà il 2 luglio, ma la vera sfida sarà il Palio del 16 agosto. La7, oltre a sostanziose risorse, ha offerto anche alcune opportunità imprescindibili per chi cura l'immagine della Festa, prima tra tutte la possibilità di andare avanti con una diretta non stop, senza preoccuparsi di altri programmi.

Poi la diffusione a livello internazionale delle immagini e la gestione delle stesse da parte del Consorzio. “Sono state settimane intense”, ha spiegato il presidente Antonio Carapelli. “Rcs ha fatto delle proposte serie, sia dal punto di vista economico che del contratto. Comunque non è vero che il prodotto Palio non tirava: nel 2019 ha fatto il 10% di share”.