La7, la redazione proclama tre giorni di sciopero e attacca Mentana: "Tira troppo la cinghia"

Confermato lo sciopero di tre giorni

di Redazione
Enrico Mentana - Urbano Cairo
MediaTech

La7 in rivolta, giornalisti in sciopero attacca l'editore e il direttore Mentana: che cosa sta succedendo 

L'assemblea dei giornalisti di La7 ha confermato uno sciopero di tre giorni, a fronte di una situazione lavorativa sempre più insostenibile tra stipendi ridotti, contratti precari, organico carente, numerosi pensionamenti non sostituiti e un generale blocco delle carriere e delle retribuzioni che si potrae da anni. Lo scrive Professione Reporter che racconta di un clima sempre più teso.

Secondo i giornalisti, si legge sul sito, questi problemi economici esistono da tempo, nonostante gli ottimi risultati economici ottenuti dal gruppo editoriale e dagli ascolti sempre più crescita, trainati soprattutto dall'informazione tra notiziari e programmi di approfondimento. Ne è un esempio il report degli ascolti del mese di aprile: la rete di Cairo nella fascia tra le 20.30 e le 22.30, ovvero quello dei programmi dell'access prime time e della prima serata, è salita al terzo posto, incassando uno share del 6,6% in crescita del 15%. Anche a livello di spettatori c'è stato un balzo del 10% a 1,3 milioni. Solo due big come Rai1 e Canale 5 hanno fatto meglio di La7 in quella fascia "calda". E a spingere in alto i numeri sono stati, come sottolineato pocanzi, i programmi "news" come Otto e Mezzo condotto da Lilli Gruber, il tg La7 di Enrico Mentana, e poi ancora Augias, Floris, Cazzullo, Formigli, Zoro e Gramellini.

La redazione denuncia però una situazione al limite e il malcontento è rivolto anche allo stesso direttore Mentana,  accusato implicitamente di non valorizzare adeguatamente il lavoro dei giornalisti, nonostante il contributo decisivo che questi offrono al successo complessivo dell’emittente. L’assemblea dei redattori ha quindi approvato all’unanimità – con un solo astenuto e nessun voto contrario – il pacchetto di tre giornate di sciopero già deliberato in precedenza.

In una nota, i giornalisti chiedono all’azienda e al direttore un riconoscimento concreto del loro impegno, attraverso l’applicazione piena del Contratto nazionale di lavoro e degli accordi integrativi aziendali. Tra le richieste figurano anche l’adeguamento degli stipendi per i neoassunti, un piano di stabilizzazione per i precari, il rafforzamento dell’organico e una strategia editoriale chiara, supportata da regole certe per favorirne lo sviluppo. La redazione di La7, insomma, chiede all’azienda di passare dalle parole ai fatti, trasformando i successi dell’emittente in tutele e opportunità per chi ogni giorno lavora per garantirne la qualità dell’informazione. 

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