Morte di Pippo Baudo, il retroscena sull'addio alla Rai: "Pianse sul divano. Finale in solitudine"
L'avvocato-amico Assumma svela dettagli inediti sul re della tv
Pippo Baudo
Morte Pippo Baudo, la verità sul decesso e gli ultimi anni vissuti "in solitudine"
Pippo Baudo è morto a 89 anni, il re della tv si è spento al Campus Biomedico di Trigoria. Si potrà dare l'ultimo saluto allo storico conduttore Rai dalle 10 di stamattina e fino alle 20 (ma è possibile un prolungamento dell’orario) e poi anche domani, dalle 9 alle 12, al teatro delle Vittorie di Roma dove è stata allestita la camera ardente. I funerali sono invece in programma mercoledì a Militello (Catania), suo paese di origine, e saranno trasmessi in diretta dal Tg1. Giorgio Assumma, l’avvocato amico di una vita, ha chiuso il feretro con la figlia di Pippo, Tiziana, e con la storica segretaria del conduttore, Dina Minna: "Io che non mi commuovo mai, - dice Assumma a Il Corriere della Sera - mi sono commosso mentre l’ho visto nella bara col suo smoking".
Leggi anche: Temptation Island potrebbe tornare prima del previsto: l’indiscrezione che infiamma il web
Sulla sua morte si legge di tutto: chi dice lunga malattia, chi parla di incidente domestico. "Niente di tutto questo, Pippo - prosegue Assumma - ha avuto un indebolimento neurologico alle gambe che lo ha condizionato molto. In più, vedeva poco e cercava di nascondermelo, mi individuava attraverso la provenienza della mia voce. Tutte le volte che andavo a trovarlo, uscivo con un senso di angoscia. Gli ultimi mesi li ha passati chiuso in casa, non è quasi mai uscito".
"Nell’ultimo periodo - continua l'avvocato e amico di Pippo - preferiva lunghe telefonate, gli raccontavo le barzellette e lo sentivo ridere. Era un po' depresso e sottotono. Un uomo che ha vissuto sull’apprezzamento degli altri, sentiva che il tempo volava via. Ma una sola volta l’ho visto veramente giù, e pianse sul mio divano: quando nel 1987 il presidente Rai Enrico Manca lo definì nazional-popolare. Poi attorno ai 75 anni fu rimesso da parte, considerato come un volto del passato e perse la sicurezza in sé stesso, mi disse che fu il peggior periodo della sua vita".