La NASA prepara il suo scudo spaziale contro gli asteroidi

Il sistema di difesa è pensato per deviare la traiettoria dei corpi celesti che potrebbero impattare con la Terra

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Scudo spaziale asteroidi: la NASA nel 2022 lancerà una sonda chiamata DART. Al progetto partecipa anche l'Italia

La possibilità che un asteroide colpisca la Terra come nei migliori disaster movie è piuttosto remota ma non pari a zero. Per questo motivo la NASA sta realizzando uno scudo spaziale contro questi corpi celesti per prevenire la possibilità di un impatto. Il programma chiamato DART (Double Asteroid Redirection Test) non prevede la distruzione dell'asteroide ma di spostarne la traiettoria quel tanto che basta per renderlo inoffensivo.

Il primo test dello scudo spaziale verrà effettuato nel 2022 su Dimorphos, satellite di un asteroide più grande chiamato Didymos e scoperto nel 1996 con il programma Spacewatch. Il corpo celeste ha un diametro di 160 metri contro i 780 dell'oggetto principale. La sonda DART, che verrà trasportata con un razzo Falcon 9 di Space X, colpirà Dimorphos, che si trova a circa 17 milioni di Km dalla Terra, con una velocità di 25mila km orari. Il lancio è previsto nel novembre 2021. L'obiettivo è arrivare a spostare la distanza dell'asteroide dell'1% rispetto all'orbita terrestre. Per la NASA si tratterebbe di una "modifica strutturale".

Al progetto DART parteciperà anche l'Italia con il satellite LICIACube, che innestato sulla sonda sarà il primo a inviare dati sull'impatto. In seguito l'ESA, ovvero l'agenzia spaziale europea, invierà nel 2024 una seconda senda chiamata Hera per verificare se il progetto DART ha avuto successo.