Pascale: "Spiavo il cellulare di Silvio Berlusconi. Un momento che cancellerei? La nostra separazione"

Il momento più toccante è arrivato quando ha parlato della fine della loro storia...

di Filippo Santi
Francesca Pascale
MediaTech

Pascale: "Spiavo il cellulare di Silvio Berlusconi. Un momento che cancellerei? La nostra separazione"

"Spiavo il cellulare di Silvio Berlusconi per vedere se qualcuno gli scriveva. All’epoca non c’erano ancora gli smartphone, solo i vecchi Samsung. Bastava una lucina che brillava dai pantaloni per capire chi fosse. Un inferno, un disastro", ha raccontato Francesca Pascale a Maschio Selvaggio, il programma di Rai Radio2 condotto da Nunzia De Girolamo e Gianluca Semprini.

Tra aneddoti e confessioni private, Pascale ha ricordato un episodio emblematico: "Una volta volevo assoldare un investigatore, ma la persona da seguire era Silvio Berlusconi. L’investigatore mi disse: 'Signora, non posso aiutarla, il presidente del Consiglio non si può pedinare'".

Durante l’intervista, Pascale ha ripercorso anche le difficoltà della loro relazione: "Era abilissimo, riusciva sempre a farmi sentire in colpa anche quando la colpa non era mia. Un grande comunicatore. E poi aveva questa battuta: 'Mi raccomando, oltre i mille chilometri non è più tradimento'".

Il momento più toccante è arrivato quando ha parlato della fine della loro storia: "Se potessi cancellare un episodio della mia vita pubblica, cancellerei la separazione con Berlusconi. È difficile parlarne al passato. Dopo 15 anni insieme, quello strappo è stato doloroso, impossibile da dimenticare".

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