Pippo Baudo è morto, è morta la Tv
Lui l'ultimo dei Mohicani. Dopo Corrado, Enzo Tortora, Mike Bongiorno, lui l'ultimo dei 4 moschettieri della Tv
Pippo Baudo è morto, è morta la Tv
La notizia arriva sul telefono come lo squarcio dirompente di un tuono di un temporale di mezza estate. Pippo Baudo ci ha lasciato, ci ha lasciato proprio di sabato sera, la sua serata di massima elezione.
Quella dei sabati sera di Canzonissima, di Fantastico, delle finali dei Festival di Sanremo. Lui il grande ammiraglio dell'intrattenimento televisivo Rai. Lui il superman dei presentatori. Lui l'ultimo dei Mohicani. Dopo Corrado, Enzo Tortora, Mike Bongiorno, lui l'ultimo dei 4 moschettieri della Tv.
Fra Domeniche in, indimenticabili e una miriade di varietà televisivi, era la massima espressione del conduttore televisivo generalista. Quell'ecco a voi che con lui diventava un glossario infinito di riferimenti enciclopedici frutto di una conoscenza del mondo dello spettacolo e dintorni infinita.
Con la scomparsa di Pippo Baudo muore la Tv. Muore definitivamente il concetto della tv che è stato e per certi versi è ancora, anche se infinitamente annacquato dalle regole e regolette che la governano oggi.
Una morte quella di Pippo Baudo e della Tv che meriterebbe stasera un segnale forte come la trasmissione di sola musica classica. Un contrappasso significativo, forte e tremendamente dirompente, come quel tuono, fragoroso e bastardo che un sabato sera di mezzo agosto ci ha ucciso Pippo e la Tv