Streaming Community, arriva la conferma di Agcom: multe per chi guarda film e serie pirata. Ecco di quanto
"L'obiettivo non è solo reprimere la pirateria, ma anche proteggere gli utenti da potenziali rischi legati alla sicurezza dei dati personali"
Multe da 150 a 5.000 euro per gli utenti del “pezzotto” e allerta sicurezza sui dati bancari: la stretta dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni non fa sconti a nessuno, nemmeno a chi scarica le app dagli store ufficiali.
L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) ha confermato l’introduzione di sanzioni pecuniarie nei confronti di chi accede a film, serie TV e partite protette da copyright attraverso piattaforme di streaming illegale, note al grande pubblico come “pezzotto”. Le multe partono da 150 euro e possono toccare i 5.000 euro nei casi più gravi, colpendo non solo i “rivenditori” del segnale ma anche lo spettatore finale che si collega da casa.
Streaming Community, arriva la conferma di Agcom: maxi-multe per chi guarda film e serie pirata
Le sanzioni interessano anche chi utilizza applicazioni scaricate dagli store ufficiali di Google Play e Apple Store o si collega a siti facilmente rintracciabili tramite i motori di ricerca. A spiegare la ratio del provvedimento è Massimiliano Capitanio, commissario Agcom, secondo cui l’obiettivo non è soltanto reprimere la pirateria ma «tutelare gli utenti dai rischi informatici: molte piattaforme illegali possono compromettere dati bancari e sanitari perché legate a organizzazioni criminali».
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Per rendere operativa la lotta al fenomeno, Agcom ha attivato la piattaforma “Piracy Shield”, in grado di oscurare in tempi rapidi i domini che trasmettono contenuti senza licenza. Parallelamente è stato siglato un protocollo con la Procura Generale di Roma e la Guardia di Finanza per scambiare informazioni utili all’applicazione della legge, incluse le sanzioni agli utenti finali.
Capitanio ha anticipato inoltre un aggiornamento normativo che estenderà l’azione di Piracy Shield ai contenuti culturali – film, serie TV e musica – per rafforzare ulteriormente la tutela del diritto d’autore e ridurre la diffusione del materiale pirata.
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