Striscia la Notizia, Rajae Bezzaz: "La nuova stagione sta per tornare e io sono prontissima. La prima serata? Mi piacciono le sfide. La giacca rossa..." - L'intervista

Rajae Bezzaz, volto amatissimo del tg satirico di Antonio Ricci racconta ad Affaritaliani la sua vita da inviata a Striscia la Notizia e le prossime sfide. Sulla giacca rossa rivela che...

Di Giordano Brega

Rajae Bezzaz 

MediaTech

Striscia la Notizia, Rajae Bezzaz: "La nuova stagione sta per tornare e io sono prontissima. La prima serata? Mi piacciono le sfide. La giacca rossa..." 

Striscia la Notizia è in rampa di lancio. C'è attesa per il ritorno del tg satirico di Antonio Ricci, anche se al momento manca ancora una data. Tu come stai vivendo questo periodo?

Sono prontissima, la nuova stagione sta per tornare, anche se in realtà Striscia la Notizia mi accompagna tutti i giorni, nonostante questo periodo di pausa. Non vedo l'ora di rimettermi effettivamente in gioco con nuovi reportage - spero interessanti e che piacciano - ma soprattutto che vengano incontro alle tantissime richieste e segnalazioni che continuano ad arrivarci quotidianamente. Manca poco e ci rivedremo sempre su Canale 5!

Sei sempre in prima linea con i tuoi servizi legati al sociale, c'è qualche tema/priorità in particolare a cui tieni di più per questa nuova stagione?

Tutti i temi che ci vengono denunciati per me sono una priorità. Io mi occupo di diritti umani, gender, migrazione, temi sociali che spesso restano invisibili e cerco di dare loro voce. Non so cosa mi aspetterà di così arduo, ma in realtà tutte le stagioni di Striscia sono fatte di difficoltà che aumentano ogni anno, l’importante è sapersi mettere in gioco; io continuo ad “allenarmi” emotivamente e a non perdere mai l'empatia, ossia la chiave che serve a tutti gli inviati e a chi vuole fare questo lavoro. Occorre tenersi in forma e aspettare, ascoltare, studiare!

Che effetto ti fa pensare che quest'anno Striscia la Notizia sarà in prima serata?

Sono contentissima e le sfide mi piacciono, quindi ben vengano. Tutti noi di Striscia speriamo davvero di fare bene. E’ quello che ci siamo promessi, io da 11 anni e altri da oltre 30. Posso dire che ho solo da imparare dai colleghi che sono presenti li da tantissimo e dal grande maestro Antonio Ricci. Essere parte del cast e sentire l’affetto del pubblico è un privilegio enorme.

Com'è lavorare con Antonio Ricci, che consigli ti dà?

Antonio Ricci è un grande maestro di vita e non solo, un uomo che ha scritto la storia della televisione italiana. È stato anche chiamato in università prestigiose come la Sorbona per dare lezioni ed insegnare. Mi sento fortunata ad avere questa possibilità ogni giorno, essere presente in redazione, condividere ed imparare. Tante volte gli ho chiesto: “Antonio come stiamo andando, tutto bene?” - Lui mi ha sempre risposto: “Se non mi senti vuol dire che è tutto ok”

Tra i tanti servizi che hai realizzato in questi 11 anni di Striscia la Notizia c'è n'è uno che ti sta più a cuore?

Non posso dire qual è semplicemente perché non voglio fare figli e figliastri. Ogni servizio ha la sua storia e parte comunque da una segnalazione o da un’ attenzione che abbiamo in redazione verso un determinato argomento e quindi non riesco a scinderli così facilmente. Sicuramente quelli sui CPR, centri di permanenza per il rimpatrio - si tratta di strutture di detenzione amministrativa, dove vengono rinchiusi quei cittadini stranieri provenienti dai paesi extracomunitari sprovvisti di documenti di soggiorno, in attesa che venga eseguito un provvedimento di espulsione - sono stati di grande impatto. Ce ne siamo occupati in tante stagioni con diversi servizi, per me molto significativi e continueranno ad esserlo; tengo l'occhio bello vigile su questo tema dove si parla di soprusi e di privazione di quei diritti base che invece dovrebbero valere ed essere tali per tutte le persone, senza distinzioni.


 

Ci racconti il significato della giacca rossa di Striscia?

La mia giacca rossa continuerà ad essere rossa o almeno... non posso dire... Sì sarà rossa, niente sto spoilerando (sorride, ndr).... Il rosso è un colore che mi accompagna da tanti anni, è anche quello della bandiera del Marocco, il mio paese d'origine. Il rosso è il colore del sangue, della passione e di un'infinità di cose bellissime, ma anche del fuoco, quindi bisogna stare attenti a non bruciarsi e a non bruciare gli altri... Insomma, il rosso mette a dura prova anche me e spero possa mettere a dura prova anche argomenti che fino ad ora sono stati un po' trascurati per svariati motivi.

Striscia la Notizia a parte, un tuo sogno a livello televisivo...

Chissà... I miei sogni sono tantissimi, poi mi affido al destino, al fato ( ognuno lo chiama un po' come vuole); sono aperta a tutte le iniziative proposte, alle sfide che la vita mi mette davanti. Le cose che ancora non ho fatto sicuramente saranno quelle più difficili da superare, ma io non mancherò l'appuntamento. Quando si presenteranno non solo ve le racconterò, ma mi metterò anche a disposizione per farle al meglio, perché il mio motto è sempre stato quello di non adagiarsi mai, cercare di essere sempre allenati e pronti per quando arriverà ‘la grande prova della vita.’ E io voglio essere preparata, sono un po' secchiona, leggermente (sorride, ndr)....

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