Twitter, il nuovo uccellino di Musk sarà a pagamento: come cambia il social
Mr Tesla ce l'ha fatta, Twitter è suo. Come cambia il social nelle mani dell'uomo più ricco del mondo (C'è anche un po' d'Italia)
Elon Musk compra Twitter. Come cambierà il social network?
Alla fine è successo, Musk ha comprato Twitter. Dopo mesi di turbolenze, la trattativa (che era finita addirittura in tribunale) si è finalmente conclusa. Mr Tesla, per far suo il tanto desiderato social network, ha sborsato la modica cifra di 44 miliardi di dollari. Un’inezia (si fa per dire) per l’uomo più ricco del mondo, che nel 2022 ha raggiunto, secondo Forbes, l’immensa fortuna di 222 miliardi di dollari di patrimonio netto.
Comunque, a dare la notizia è stato lo stesso Elon Musk, con un messaggio criptico, ma ugualmente comprensibile, proprio su Twitter. “The bird is freed” (L’uccello è stato liberato), ha scritto il nuovo proprietario sul social network. Ebbene, l’entrata in scena di Musk è stata tutt’altro che sottotono, facendo capire subito chi comanda ai piani alti della società americana.
Infatti, a poche ore dal suo arrivo come patron, il tycoon sudafricano ha brutalmente licenziato nella notte ben quattro top manager. Uno su tutti, il Ceo Parag Agrawal. Gli altri silurati sono il Chief financial officer Ned Segal, il Responsabile degli affari legali e della “policy” Vijaya Gadde (colei che decise il ban di Trump) e il General counsel Sean Edgett. E, secondo fonti vicine alla sede di San Francisco, qualcuno di questi sarebbe stato addirittura scortato fuori in tempo reale dalla security.
Musk ha pescato anche in Italia nella ricerca di investitori. Da quanto si legge sul comunicato, tra gli investitori figura anche la bolognese Unipol, la compagnia assicurativa di radice cooperativa guidata da Carlo Cimbri.
A pagamento, aperto a ogni opinione e senza censure: come sarà il Twitter di Elon Musk
Ora che Elon Musk si è seduto sul trono del suo nuovo impero mediatico, è chiaro che il social network non rimarrà uguale a prima. Ma quali potrebbero essere i primi importanti cambiamenti? Affaritaliani ha interpellato Gianluigi Bonanomi, esperto di comunicazione digitale.
“Al contrario di LinkedIn, il quale si avvale degli account Premium a pagamento, Twitter non ha un modello di business particolarmente redditizio. Per questo, quando Elon Musk diceva che l’operazione non aveva il fine 'di fare soldi' non erano altro che belle parole”, ha commentato Bonanomi.
“Musk - continua - dopo aver sborsato la cifra monstre di 44 miliardi di dollari, non trasformerà il social nella piattaforma digitale più ‘free-speech’ del mondo, ma la renderà quasi sicuramente a pagamento. Il tutto, ovviamente, per far quadre i conti”. Ma oltre al punto di vista economico, però, rimane il punto di vista più astratto, ma allo stesso tempo più concreto: la libertà di opinione. Il nuovo patron ha, infatti, sempre ricordato che l'obiettivo finale era proprio questo: garantire uno spazio sul social network a ogni forma di pensiero. Un concetto, questo, tanto puro negli ideali quanto difficile da applicare.
Nello specifico, gli utenti di Twitter si chiedono se i discorsi di Musk sulla libertà di espressione sulla piattaforma comporteranno una maggiore permissività nella moderazione dei contenuti, che potrebbe portare a un aumento delle molestie e degli attacchi verso i gruppi più deboli e marginalizzati. Per Musk, libertà di espressione significa poter dire qualsiasi cosa venga consentita dalla legge, ma come sottolineava su Wired US Gilad Edelman (giornalista statunitense esperto di tech): “Consentire di dire qualsiasi cosa significherebbe esporre Twitter al razzismo, all'antisemitismo, all'omofobia, all'incitamento alla violenza espliciti, e a cose peggiori ancora”.
Ma non è tutto. Da un punto di vista digitale più pratico, invece, Twitter potrebbe cambiare totalmente con la nascita di "X". Musk, infatti, ha parlato più volte della sua volontà di voler realizzare un'app unica che riunisse nello stesso posto tante singole applicazioni per diversi tipi di servizi. E, proprio con l'acquisizione del social dell'uccellino azzurro, questo cambio epocale potrebbe arrivare molto presto. Che Twitter sia un qualcosa di più, dunque, di un social network e che farà da apripista per un cambio epocale nel "settore" delle app? Per ora non ci è dato saperlo, ma le dichiarazioni dell'uomo più ricco del mondo portano proprio a questo.
Twitter, Trump: “Ora il social network è in buone mani”
Intanto, a dar fiducia al patron di Tesla, SpaceX e PayPal è anche l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che commenta: “Sono molto contento che Twitter sia ora in 'mani sane' e non sia più guidata da lunatici e maniaci della sinistra radicale. Twitter deve ora lavorare sodo per liberarsi dei bot e degli account falsi. Sarà più piccola ma sarà migliore. A me piace Truth", ha dichiarato sul suo network, Truth Social. Il miliardario repubblicano non ha però chiarito se ha intenzione di tornare sulla piattaforma dell’uccellino azzurro, dalla quale era stato bandito dopo l'assalto a Capitol Hill.
La benedizione di Salvini
Ma non solo negli States. Anche alcuni protagonisti della politica italiana hanno commentato positivamente la storica acquisizione. "Buona notizia per la rete, per la Democrazia e la libertà. Adoro Elon Musk", ha scritto su Twitter il leader della Lega Matteo Salvini.
Musk compra Twitter e l’Europa rimane fredda
"In Europa l'uccellino volerà secondo le nostre regole", ha commentato laconico il commissario al Mercato Interno Thierry Breton in un tweet diretto a Elon Musk e alla sua frase "l'uccellino è libero" rilanciato dopo l'acquisto di Twitter.