AIDS, la cura potrebbe essere il "taglio molecolare" del DNA dell'Hiv

La ricerca è un progetto congiunto tra la Statale di Milano e l'americana Temple University

Medicina
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AIDS, in Italia si sperimenta una nuova procedura che pervede di eliminare il DNA dell'Hiv dai pazienti per evitare che la sieropositività si evolva nella malattia vera e propria

Eliminare con un paio di 'forbici molecolari' il Dna dell'Hiv dai pazienti infettati dal virus dell'AIDS, liberandoli per sempre dalle terapie che oggi devono assumere a vita per evitare che la sieropositività diventi malattia conclamata. E' l'obiettivo della tecnica di editing genetico messa a punto presso la Temple University americana da Kamel Khalili, in collaborazione con il gruppo di Pasquale Ferrante dell'università Statale di Milano. L'Agenzia del farmaco Usa Fda ne ha approvato l'impiego e la prima sperimentazione sull'uomo può partire. Rivoluzionaria la prospettiva aperta da questo 'taglia-incolla' del Dna: "Eradicare il genoma del virus da quello delle cellule infettate". In altre parole, guarirle.

Negli ultimi 7 anni - ricordano da UniMi - Khalili e il suo team della Lewis Katz School of Medicine della Temple University di Philadelphia hanno sviluppato e perfezionato, anche con l'équipe italiana di Ferrante del Dipartimento di Scienze biomediche della Statale milanese, una tecnologia di gene-editing basata sulle 'forbici da Nobel' Crispr per il trattamento dell'infezione da Hiv. Durante anni di studi preclinici Khalili, insieme ai colleghi della Temple University e a Ferrante, hanno sviluppato il farmaco EBT-101 "in grado di eradicare efficacemente il Dna provirale dell'Hiv dai genomi di diverse cellule e tessuti - spiegano gli scienziati - comprese cellule umane infette da Hiv e cellule e tessuti di topi umanizzati". Una terapia "potenzialmente rivoluzionaria", che "è stata recentemente accettata in fase sperimentale da parte della Fda degli Stati Uniti" e che "potrebbe diventare la prima cura funzionale per l'infezione cronica da Hiv".

Può partire la fase clinica 1-2, un'azienda californiana gestirà gli studi 

L'approvazione di EBT-101 come farmaco sperimentale spiana dunque la strada ai primi studi clinici di fase 1-2 su una terapia di editing genetico basata su Crispr per l'infezione da Hiv. "La possibilità di testare questo trattamento nelle persone che vivono con l'infezione Hiv rappresenta uno sviluppo entusiasmante ed è sicuramente di interesse per milioni di persone", commenta Ferrante. Gli studi clinici - si legge in una nota - saranno avviati e gestiti dall'azienda californiana Excision BioTherapeutics Inc., che è stata uno dei principali collaboratori della Temple University nello sviluppo di sistemi basati su Crispr per il trattamento dell'Hiv.