"La dipendenza non è un vizio, ma una malattia. Che si cura con la rTMS"

Il tossicologo Luigi Galimberti parla della prima terapia riconosciuta come efficace per il trattamento delle dipendenze da psicostimolanti, come la cocaina

Di Lorenzo Zacchetti
Lapresse
Medicina
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Di Stimolazione Magnetica Transcranica si sta parlando molto, per via del recente studio che rivela la sua efficacia nella lotta all'obesità. Ma il suo ambito di applicazione primario riguarda il campo delle dipendenze, che da tempo affligge la società e sul quale continuano ad esserci grossolani errori di interpretazione. Che si tratti di dipendenza da cibo, alcool o fumo, a cambiare radicalmente il punto di vista è il contributo di Luigi Gallimberti, medico tossicologo, già docente all’Università di Padova, noto per la sua competenza nel campo del trattamento delle persone affette da abuso o dipendenza, sia da sostanze sia comportamentali.

Da sempre convinto che le varie di forme di addiction siano un disturbo primariamente neurologico, e non mentale, nel 2012 ha costituito la Fondazione Novella Fronda, con l’obiettivo di restituire dignità ai pazienti patologicamente dipendenti, utilizzando per primo la Stimolazione Magnetica Transcranica ripetitiva (rTMS) in questo ambito e realizzando ricerche scientifiche all’avanguardia, sia in campo clinico sia preventivo.

Ne è un esempio, lo studio pubblicato nel 2016 su un campione di 34 persone dipendenti da cocaina, il quale ha permesso di dimostrare come l’utilizzo del dispositivo medico rTMS comportasse nel gruppo di studio di 17 pazienti una riduzione statisticamente significativa del desiderio di cocaina e delle ricadute rispetto al gruppo di controllo, trattato solo farmacologicamente.

Tale studio ha attirato l’attenzione della comunità scientifica divenendo oggetto di numerose pubblicazioni su riviste qualificate. Da quel momento, Gallimberti, assieme al suo team, ha concentrato tutti i loro sforzi sulla ricerca e sulla clinica arrivando a trattare oltre 1500 pazienti ed a studiare gli effetti della rTMS sul cervello nel tempo.

La validità dell’iniziale scoperta è stata confermata da diverse pubblicazioni scientifiche, ma sicuramente degna di nota è quella risalente al 2020 che ha permesso di dimostrare che il trattamento persisteva nel tempo in assenza di effetti collaterali significativi.

"Il nostro studio ha coinvolto 284 persone con dipendenza da cocaina. Dopo aver ricevuto la terapia con rTMS, sono stati seguiti fino a due anni e otto mesi e i risultati hanno mostrato chiaramente che la terapia ha portato a riduzioni di lunga durata nel consumo di cocaina", spiega Gallimberti: "La rTMS può cambiare il comportamento anormale dei pazienti dipendenti, riparando i danni al sistema del piacere in esso provocati dall'uso di sostanze. Non solo il craving (ovvero la crisi di astinenza, ndr) è ridotto o assente, ma i nostri pazienti sperimentano anche la capacità di far fronte a stress importanti senza andare incontro a ricadute”.

Anche grazie alla perseveranza degli studi svolti da Novella Fronda, lo scorso aprile, la Stimolazione Magnetica Transcranica ripetitiva (rTMS) è stata riconosciuta come la prima terapia sicura ed efficace per il trattamento delle dipendenze da psicostimolanti, di cui ne è esempio la cocaina. Per questo ha ricevuto dall’ente regolatorio europeo il marchio CE, destinato ad imprimere una svolta storica nella cura delle dipendenze a livello nazionale e internazionale.