Tumori, nella medicina di precisione un aiuto a diagnosi e cura

Dallo studio dei microbi si potrebbe scoprire in tempo il cancro al pancreas

di Daniele Rosa
Medicina
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Tumori, nella medicina di precisione la possibilità di diagnosi precoci

Lo sviluppo della medicina di precisione, una delle più recenti applicazioni in campo medico, puo’ essere di grande aiuto nella ricerca e prevenzione dei tumori. Ogni individuo è un vero e proprio ecosistema, in parte composta da cellule e in parte da milioni di batteri. Tali batteri intervengono in molti momenti quotidiani: dal favorire una corretta digestione fino ad influenzare il nostro stato mentale. Recentemente i nuovi metodi di sequenziamento del genoma hanno permesso di conoscere in maniera esponenziale  il nostro ecosistema microscopico e di conseguenza hanno permesso di comprendere meglio le innumerevoli possibilità di ricerca e cure. Proprio in questa direzione va la cosiddetta “medicina di precisione”, che tenta di dare ad ogni paziente una cura”tailor made”. Soprattutto nella diagnosi precoce e nella successiva cura del tumore.

Tumori, microbi e tumore del pancreas

La rivista medico-scientifica Gut ha pubblicato uno studio spagnolo/tedesco del Centro nazionale di ricerca sul cancro (CNIO) di Madrid e del Laboratorio europeo di biologia molecolare di Heidelberg. Secondo lo studio sarebbe possibile rilevare precocemente il rischio di cancro al pancreas grazie ad un'analisi dei microbi presenti nelle feci. Con questo tipo di test, ancora in fase di sperimentazione, sarebbe così possibile superare un problema frequente di questo tipo di tumore. Purtroppo i sintomi si presentano quando è troppo tardi per intervenire chirurgicamente e la mortalità è veramente alta. L'analisi delle feci , in maniera non invasiva, permetterebbe la diagnosi precoce nella parte di popolazione più a rischio.

Tumori, un test possibile a livello ospedaliero o nelle cure primarie

Gli autori dello studio confermano che sarebbe auspicabile che “questo tipo di test possa essere eseguito a livello ospedaliero o anche nelle cure primarie, in programmi di screening come il test del sangue occulto nelle feci per il cancro del colon. Ciò aiuterebbe a identificare meglio la popolazione a rischio di soffrire di un insolito tipo di tumore. Adesso vengono utilizzati criteri genetici, identificando le persone con mutazioni rare che predispongono a questi tumori o verificando se esiste una storia familiare, ma che raggiunge solo il 10% dei casi, ma esiste il 90% dei casi che sono sporadici ed è necessario definire chi sono gli individui ad alto rischio". Allo scopo di scoprire la relazione tra un particolare microbioma e il rischio di cancro, gli autori hanno studiato 136 persone: 57 persone con nuova diagnosi di cancro al pancreas, 29 che avevano pancreatite cronica e 50 che erano sotto controllo. A queste persone sono stati prelevati campioni di tessuto pancreatico, feci e saliva. Pur non avendo ancora la certezza se il tumore abbia modificato l'ecosistema batterico o se invece sia stata la composizione microbica a favorire la malattia, gli autori dello studio sono più favorevoli alla seconda ipotesi. I microbi trovati nelle feci dei pazienti erano anche nei loro tumori e gli autori vogliono indagare ulteriormente su questa relazione per scoprire quale ruolo svolgono questi batteri nello sviluppo della malattia. "Nei prossimi anni studieremo il ruolo di questi batteri per poter intervenire con probiotici o antibiotici. Al momento abbiamo richiesto un brevetto per sviluppare un kit diagnostico che rilevi questi genomi microbici nelle feci”. Un’altra piccola grande speranza per sconfiggere il male del secolo.