Usa, Big Pharma ha vinto terza dose per tutti gli americani

In attesa dell’ok della FDA ma la Delta si diffonde nel paese e preoccupa

di Daniele Rosa
fonte Pixabay
Medicina
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“I dati che abbiamo ci dicono che la protezione contro l'infezione da SARS-CoV-2 inizia a diminuire nel tempo dopo le prime dosi di vaccino e stiamo vedendo, con la diffusione della variante Delta, una ridotta protezione. Così abbiamo concluso che sarà necessaria un'iniezione di richiamo per massimizzare la protezione indotta dal vaccino e prolungarne la durata", è la decisone firmata da otto autorità sanitarie, tra cui Rochelle Walensky, direttrice dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC) e il dottor Anthony Fauci, direttore del National Institute of Allergy e Malattie Infettive.

L'amministrazione Joe Biden nonostante il momento di grande appannamento di popolarità dopo il ritiro dall’Afghanistan ha deciso di dare una terza dose di vaccino contro il Coronavirus a partire dal 20.

La terza dose sarà riservata ai vaccinati con Pfizer-BioNTech e Moderna e sarà disponibile per gli americani vaccinati otto mesi fa.

Ma al momento la decisione deve ancora l’ok dalla Food and Drug Administration (FDA) statunitense. Biden chiederà alle case di cura di far vaccinare i propri dipendenti come condizione indispensabile per ricevere fondi federali per l'assicurazione sanitaria Medicare e Medicaid gratuita.

Anche gli americani vaccinati con Johnson & Johnson avranno probabilmente bisogno di una dose di richiamo. Probabilmente perchè gli unici dati che indicherebbero la necessità della terza dose vengono solo da Big Pharma. I virologi sono molto perplessi ma su un aspetto sono tutti d’accordo “Questo è ciò che le persone devono sapere: se sei completamente vaccinato, hai ancora un alto grado di protezione contro gli effetti peggiori del COVID, il ricovero in ospedale, terapia intensiva e morte".

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) aveva chiesto alle aziende e ai paesi che controllano la fornitura globale di vaccini di aspettare di fare la terza dose, almeno fino alla fine di settembre. Ma gli Stati Uniti hanno risposto no al richiamo dicendo che si possono fare i vaccini e, al contempo, donare dosi ai paesi poveri (solo gli Usa hanno donato 100 milioni di dosi).

La FDA ha già autorizzato la terza dose agli immunodepressi (malati di cancro, trapiantati o pazienti con HIV).

L'obiettivo di queste misure è fermare la diffusione della variante Delta la cui carica virale è fino a 1.200 volte superiore alle altre varianti conosciute.

Nel paese ci sono ancora centinaia di migliaia di operatori sanitari che lavorano nelle case di cura che non sono vaccinati. E queste strutture hanno visto il maggior numero di morti.