Meloni non è più il ponte con Trump. Donald ha mollato l'Europa. La premier ha fatto di tutto, ma è 'game over'. Imbarazzo a Palazzo Chigi

La botta finale da Musk e dal figlio del presidente Usa

Di Alberto Maggi

Donald Trump e Giorgia Meloni

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Non ci sono più le condizioni, nonostante le retoriche dichiarazioni di facciata, per tenere unito l'asse tra Roma e Bruxelles e Washington


Difendere l'indifendibile è troppo perfino per Giorgia Meloni. La presidente del Consiglio le ha provate tutte per tenere insieme l'Unione europea e gli Stati Uniti. Ma il suo ponte è crollato e la cerniera tra le due sponde dell'Atlantico si è definitivamente spezzata. Rotta. Le ultime parole di Donald Trump sulla cancellazione della civiltà europea, quelle di Elon Musk sull'Ue che dovrebbe scomparire per tornare agli stati nazionali, teoria sposata e approvata con entusiasmo la Russia di Vladimir Putin, e quelle di Trump Jr sul fatto che gli Usa potrebbero abbandonare l'Ucraina hanno messo la presidente del Consiglio con le spalle al muro.

Non c'è più nessun ponte tra l'Italia e gli Stati Uniti d'America, Meloni questa volta ha fallito. Non ci sono più le condizioni, nonostante le retoriche dichiarazioni di facciata, per tenere unito l'asse tra Roma e Bruxelles e Washington. Per la Casa Bianca, lo ha detto perfettamente il cattolico vice-presidente Usa JD Vance, è solo un peso inutile. Da abolire. Meloni ci ha provato a tenere gli Usa insieme all'Europa, ha fatto davvero di tutto e si è impegnata moltissimo, ma non ci è riuscita. Niente fare.

Trump va avanti per la sua strada con un rapporto privilegiato con Mosca abbandonando di fatto l'Ucraina che ora sarà carico come spese e risorse finanziarie dell'Unione europea, Italia inclusa. Si tratta del più grande fallimento in politica estera della premier che, a Roma, deve anche fronteggiare le furiosi liti nel suo governo con i ministri Guido Crosetto e Antonio Tajani che continuano a sostenere il riarmo e il sostegno a Kiev e Zelensky e Matteo Salvini che dice l'esatto opposto. E' vero che le opposizioni sono divise, ma le spaccature nella maggioranza di Centrodestra sono ben più rilevanti e potenzialmente esplosive per la stessa tenuta dell'esecutivo.

Meloni cercherà fino all'ultimo di ricucire i rapporti Usa-Ue ma stavolta il tycoon e i suoi fedelissimi sono andati oltre il limite. E la premier non può dimenticarsi di avere il vice-presidente esecutivo dell'Ue Raffaele Fitto e non può certo permettersi di rompere con l'Ue, Ursula von der Leyen e con Bruxelles. Per queste ragioni Meloni è in grande imbarazzo e cerca faticosamente di ricucire in qualche modo tra la Casa Bianca e l'Unione europea. Anche perché Meloni sa benissimo che in politica estera ha una maggioranza non solo divisa ma che dice l'opposto ogni giorno.

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