A2A inaugura a Milano la prima cabina interrata. VIDEO

L’obiettivo di A2A: rendere la rete elettrica cittadina sempre più resiliente. A Milano investimenti per 135 milioni

Andrea Muratore
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A2A inaugura a Milano la prima cabina interrata
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A2A inaugura a Milano la prima cabina interrata

Innovazione, sviluppo, resistenza e resilienza: c’è la sicurezza energetica per Milano e i suoi cittadini al centro del progetto di A2A giunto a compimento oggi con l’inaugurazione de prototipo della prima cabina secondaria, completamente interrata, per contribuire a rendere la rete elettrica cittadina sempre più resiliente.Presso la cabina primaria di Via Rubattino, nell’importante centro strategico per le connessioni energetiche milanesi, il progetto aperto da A2A e Unareti con lo stimolo all’open innovation e promosso assieme a Schneider Electric è stato svelato al pubblico alla presenza di Renato Mazzoncini, amministratore delegato di A2A, Aldo Colombi, Presidente e Amministratore Delegato di Schneider Electric Italia e Elena Grandi, Assessora al Verde e Ambiente del Comune di Milano.

 

A2A investirà a Milano 135 milioni di euro

In una città come Milano ove il cambiamento climatico fa sempre più sentire i suoi effetti e problemi come la tutela delle connessioni dal rischio idrogeologico da un lato e la gestione efficiente delle reti in fasi di crisi e stress sono all’ordine del giorno A2A ha deciso di avviare un processo volto all’integrazione di infrastrutture innovative e resistenti in un piano di investimento che porterà a una spesa di un miliardo di euro nelle reti nei prossimi anni da parte del gruppo. Circa un terzo dei quali a Milano, ove nella sola rete A2A investirà 135 milioni di euro. “Il lavoro dei nostri tecnici e dei nostri operatori è spesso silenzioso e poco visibile, ma fondamentale”, ha detto Mazzoncini, “e nostro compito è portarlo avanti con efficienza migliorando la sicurezza delle infrastrutture e la capacità di reggere alle problematiche contemporanee”, ha aggiunto. La cabina, che è studiata per resistere anche agli allagamenti, è completamente interrata per evitare di impattare sul fronte del consumo di suolo in una città ove la tutela della sicurezza energetica va di pari passo con quella dell’ambiente fisico e del territorio nel suo insieme.


 

Accompagnare le imprese su un percorso di innovazione digitale

Per Colombi l’obiettivo di settore pubblico e utilities oggi dovrà essere quello di “accompagnare le imprese e il paese su un percorso di innovazione digitale e sostenibile, perché le sfide climatiche, economiche ed energetiche oggi si possono vincere solo insieme”. Per Elena Grandi, invece, l’obiettivo del comune di Milano è “promuovere comportamenti virtuosi che vadano verso la progressiva riduzione dei consumi, ma garantire energia elettrica a cittadini e cittadine anche e soprattutto nei momenti di bisogno, è un sostegno concreto e prezioso, anche per le istituzioni”.

Mazzoncini (A2A): “Investire per fornire energia più efficacemente”

 

E così, nella periferia industriale e produttiva milanese si va studiando e strutturando il futuro dell’energia. Le reti di domani dovranno essere sempre più integrate e digitalizzate e dovranno dunque essere garantite da una maggiore sicurezza e robustezza. La resilienza contro i cambiamenti climatici e i loro impatti è un punto di partenza da conseguire per fornire ai cittadini maggiori garanzie di continuità di servizio. “Dobbiamo investire per fornire energia più efficacemente in un contesto di generazione sempre più decarbonizzata da qui al 2030”, ha detto Mazzoncini parlando a Affaritaliani.it Milano ai margini dell’evento, “e la sfida è legata al fatto che dobbiamo farlo con la minima occupazione di suolo possibile. La cabina compatta è un esempio di tecnologia con cui Unareti e A2A affrontano la partita del cambiamento climatico”. Innovazione e sviluppo: così si può portare energia in forma più sicura, robusta e continua di fronte a un contesto in cui la domanda di forniture efficienti e continue è sempre più elevata e si inaugura la grande sfida strategica della transizione e della risposta ai fenomeni ambientali estremi. A cui una virtuosa efficienza tecnologica può essere la risposta.