Data center, Mazzoncini (A2A): "Possiamo scaldare 500mila appartamenti con il calore recuperato"
Teleriscaldamento e sostenibilità: come i data center possono diventare una risorsa energetica per Milano e la Lombardia
Data center, Mazzoncini (A2A): "Possiamo scaldare 500mila appartamenti con il calore recuperato"
"Ipotizziamo di poter arrivare a 500.000 appartamenti che potrebbero essere scaldati con il calore recuperato dai data center". Renato Mazzoncini, amministratore delegato e direttore generale A2A, lo dice a margine del convegno che celebra i 10 anni in Italia di EP Produzione. "I data center a livello mondiale stanno occupando l'1% della capacità elettrica installata e andranno al 4%. Apparentemente potrebbe non sembrare tanto, ma in realtà è una 'media del pollo': sono molto concentrati- spiega Mazzoncini- A Dublino, in Irlanda, dove c'è stato un grande sviluppo e sono già al 21% del totale dell'energia. Da noi, per esempio, la Lombardia avrà un impatto molto forte e come trovare quel giusto mix tra energia consumata e energia recuperata diventa importante".
E' una prospettiva concreta, e "proprio alcune esperienze del nord Europa, per esempio Helsinki è interessante, dimostrano che è possibile recuperare calore dai data center che consumano più o meno metà dell'energia per far girare i chip e metà per raffreddarli", dice l'ad e dg A2A, "quella metà per raffreddarli, se li raffreddiamo con dispositivi ad acqua e la recuperiamo, mettiamo nel teleriscaldamento, ci consentono di decarbonizzare le nostre città sul fronte del riscaldamento".
Quindi, per esempio, "parlando di Milano ipotizziamo di poter arrivare a 500.000 appartamenti che potrebbero essere scaldati con il calore recuperato dai data center- conclude Mazzoncini- Questo rende più sostenibili efficienti data center e più sostenibile complessivamente la città. Negli ultimi 6 mesi il boom è impressionante, un po' perché fare la domanda a Terna per l'allaccio costa 5mila euro, quindi il livello di selezione dei progetti è zero, ma se guardiamo al dato generale ad oggi ci sono 55 GigaWatt di progetti presentati in Italia, di cui 30 in Lombardia, 20 a Milano. Se anche il tasso di successo fosse di un 5% vuol dire che solo intorno a Milano c'è un GigaWatt in più di domanda, e noi adesso stiamo facendo funzionare tutta la città con un 1,4 GW di picco, normalmente sta sott l'1 GW, tutto questo vi da un'idea di cosa vuol dire una cosa del genere", aveva detto Renato Mazzoncini, amministratore delegato e direttore generale A2A, nel suo intervento alle celebrazioni per i 10 anni di EP Produzione in Italia.
"L'Italia è il 13mo Paese al mondo per datacenter già oggi, non siamo completamente 'vergini'", ha spiegato Mazzoncini, "ci sono 168 datacenter in Italia, parliamo sempre della Cina, ma Pechino in questo momento ne ha 500 e rotti, tutta l'Europa ne ha duemila, siamo ancora in una situazione in cui ci possiamo giocare la partita. USA a parte, non ne parlo perché sono lontani anni luce". Tutto questo "dobbiamo farlo, abbiamo visto andare in saturazione Dublino, Londra, Parigi, Amsterdam, Francoforte, adesso città come Milano o Madrid si stanno giocando la partita", conclude l'ad e dg A2A.