Alessandro Costa a DNE 2025: “La sostenibilità genera valore solo se diventa innovazione”

Il Direttore Generale della Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità racconta la visione di una Venezia laboratorio internazionale per la transizione ecologica e lo sviluppo economico del futuro.

Giorgio d'Enrico
Milano

Alessandro Costa a DNE 2025: “La sostenibilità genera valore solo se diventa innovazione”

Nel corso dell'evento Direzione Nordest il 20 ottobre a Padova, Alessandro Costa, Direttore Generale della Venice Sustainability Foundation, ha illustrato il ruolo di Venezia come esempio concreto di trasformazione sostenibile, capace di coniugare tutela ambientale, innovazione tecnologica e crescita economica. Una sfida che guarda oltre la laguna, con l’obiettivo di rendere il Nord Est un modello europeo di rigenerazione e competitività green. Queste le sue parole:

Costa (Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità): “Venezia è un laboratorio di adattamento climatico e innovazione”

“I progetti che possono fare scuola per il futuro sono innanzitutto quelli legati all’adattamento climatico,” ha spiegato Costa. “Parliamo di interventi fondamentali per la salvaguardia fisica della città e di tutto lo spazio lagunare dall’innalzamento del medio mare. Il grande progetto infrastrutturale del MOSE, con tutto il suo sistema, rappresenta solo una parte di questa strategia: oltre alle paratoie, coinvolge interventi sull’alto Adriatico e molte opere diffuse all’interno della laguna.”

Costa ha poi ribadito che la sostenibilità non è solo un obiettivo ambientale, ma una leva strategica per l’economia. “La sostenibilità genera valore nel momento in cui diventa un’esigenza di innovazione,” ha detto. “Spinge le aziende a ripensare processi e prodotti, a rinnovare i propri modelli di business e il modo di stare sul mercato. È così che l’impegno per l’ambiente diventa anche motore di competitività.”

La Fondazione Venezia Capitale della Sostenibilità opera in questa direzione, accompagnando istituzioni e imprese nella transizione verde. “Affianchiamo la Regione del Veneto nella diffusione delle opportunità legate agli acquisti verdi, i cosiddetti green public procurement,” ha raccontato Costa. “Si tratta di un ambito che può favorire l’innovazione anche nelle filiere più tradizionali, creando nuovi standard di sostenibilità nelle forniture pubbliche.

Accanto alla governance e alle politiche pubbliche, la Fondazione guarda anche ai settori emergenti. “Negli ultimi mesi abbiamo esplorato due frontiere fondamentali: l’idrogeno pulito, soprattutto per la mobilità su gomma e quella nautica, e la Space Economy,” ha spiegato Costa. “Le analisi mostrano che questi comparti, se adeguatamente sostenuti, potrebbero generare entro il 2040 un incremento di valore aggiunto pari a circa 4 miliardi di euro per il nostro territorio regionale — una cifra paragonabile all’impatto economico dei Giochi Olimpici del 2026.”    

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