L'ex pm del caso Ruby entra in politica. E si candida in una lista di sinistra

Fiorillo nel maggio del 2010 si occupò di Karima El Mahroug, che a 17 anni era stata portata in Questura e da dove uscì dopo una telefonata di Berlusconi

Milano
Condividi su:

L'ex pm del caso Ruby entra in politica. E si candida in una lista di sinistra

"Non ci si può fermare e non ci si può accontentare perché non c'è mai fine al meglio. È il mio motto. Voglio mettere e a disposizione degli altri il mio bagaglio di conoscenze e di esperienze". Lo afferma Annamaria Fiorillo, ex pm della Procura per i minorenni di Milano, oggi in pensione, candidata alle prossime elezioni amministrative a Gallarate, in provincia di Varese, in una lista civica di sinistra. "Vivo a Gallarate con il mio compagno dirigente d'azienda in pensione e in provincia di Varese per diversi anni ho insegnato discipline giuridiche ed economiche nelle scuole superiori prima di entrare in magistratura nel 1998. Ho 68 anni, da gennaio sono in pensione. Ho una vita piena e appagante. Mi sono chiesta 'che faccio?'", spiega intervistata dal Corriere della Sera. 

Fiorillo nel maggio del 2010 si occupò di Karima El Mahroug, detta Ruby, che a 17 anni era stata portata in Questura a Milano, da dove uscì dopo una telefonata in cui l'allora premier Silvio Berlusconi disse di aver saputo che era nipote del presidente egiziano, Hosni Mubarak.

"Non avevo e non ho nulla contro Berlusconi né contro il suo partito. Conosco il sindaco di Gallarate di Fi e non lo considero un avversario", sottolinea. "Per me conta la persona", dice Fiorillo, candidata nella lista civica per Margherita Silvestrini, "donna che ha avuto una lunga militanza nel Pd ed è stata assessore ai servizi sociali di Gallarate, ha un grande valore umano e politico. Non ho alcuna ambizione politica. Non mi sono mai riconosciuta in nessun partito come in nessuna delle correnti della magistratura, come non mi riconosco assolutamente in nessuna ideologia". Nel caso di elezione, continua, "è possibile che abbia un incarico confacente alla mia esperienza". Fiorillo dice di non temere critiche per essere stata coinvolta come magistrato nella vicenda Ruby. "Non vedo perché. È una cosa che è avvenuta per caso dato che ero di turno il giorno in cui Ruby finì in questura".