Ancora guai per il Milan, la causa di Blu Skye passa ai giudici lussemburghesi

Il procedimento d'indagine sulla cessione del Milan si è definito nei giorni scorsi. Il Trbunale di Milano passa la decisione ai colleghi lussemburghesi

Redazione
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Ancora guai per il Milan, sulla causa Blu Skye a Elliott per la vendita della squadra
Milano

Ancora guai per il Milan, sulla causa di Blu Skye decideranno i giudici lussemburghesi

Sulla causa intentata da Bluev Skye contro Elliott in relazione alla vendita del Milan a RedBird, nell'agosto 2002, saranno i giudici lussembughesi a decidere. Lo ha dichiarato il Tribunale di Milano, affermando la propria "carenza di competenza giurisdizionale" sul caso. Inoltre, il collegio presieduto da Angelo Mambriani, ha stabilito che, sulla base delle convenzioni internazionali, la decisione spetta al Tribunale del Lussemburgo anche perché la causa è strettamente connessa con altre due in corso in quel Paese. Nel complesso, infatti, sono 11 i contenziosi avviati in questi ultimi mesi da Blue Skye tra Lussemburgo, Italia e USA.

I precedenti: già nel 2022 Blue Skye voleva bloccare la vendita della squadra

Il procedimento riguarda un pegno delle azioni. Blue Skye due anni fa aveva chiesto al Tribunale milanese di accertare "la invalidità della rinuncia" al pegno "esistente in favore di Project Redblack", società veicolo costituita nel 2017 per l'operazione di investimento nel Milan e in cui era entrata all'epoca anche Blue Skye. Quest'ultima aveva chiesto di bloccare la vendita della squadra nel 2022, rinunciando però alla causa a settembre dello stesso anno.

Cessione Milan: l'indagine della Procura di Milano

Questo procedimento però è non ha niente a che vedere con l’indagine della Procura di Milano sulla cessione del Milan, che ha portato alle perquisizioni della Guardia di Finanza nella sede del club rossonero. Oltre all’iscrizione dell’amministratore delegato della società Giorgio Furlani e dell’ex AD Ivan Gazidis nel registro degli indagati per ostacolo alle funzioni di vigilanza della Figc. Sospettati di aver simulato la vendita due anni fa.