Salvan (Coldiretti Veneto) a DNE 2025: “Difendere il valore del cibo vuol dire difendere salute e lavoro"

Il presidente di Coldiretti Veneto racconta la sfida delle imprese agricole tra cambiamenti climatici, accesso al credito e tutela delle filiere locali.

Giorgio d'Enrico
Milano

Salvan (Coldiretti Veneto) a DNE 2025: “Difendere il valore del cibo vuol dire difendere salute e lavoro"

All'evento Direzione Nordest il 20 ottobre a Padova, Carlo Salvan, presidente di Coldiretti Veneto, ha illustrato le priorità di un settore che resta tra i pilastri dell’economia regionale ma che oggi deve affrontare nuove complessità: dai costi di produzione in crescita ai mutamenti climatici, fino alla necessità di garantire la sostenibilità economica e ambientale delle aziende agricole. Queste le sue parole

“L’agricoltura veneta vale 9 miliardi, ma ha bisogno di strumenti per crescere e adattarsi al clima che cambia”

L’agricoltura veneta è una delle più importanti d’Italia, la seconda per valore complessivo,” ha ricordato Salvan. “Le nostre sette province generano quasi 9 miliardi di euro di valore, ma oggi queste imprese hanno bisogno di strumenti adeguati per affrontare i cambiamenti climatici e accedere al credito, così da poter crescere, innovare e superare le difficoltà legate alle avversità meteorologiche.”

Per Salvan, la chiave è rafforzare la collaborazione e l’aggregazione tra le aziende. “Dobbiamo superare la frammentazione,” ha sottolineato. “Servono strumenti di carattere consortile o cooperativistico, capaci di creare sinergie e di far sì che la rete diffusa dell’agricoltura veneta trovi risposte comuni su larga scala.”

“Il cibo non è una merce qualsiasi: è salute, cultura e identità”

Il presidente di Coldiretti Veneto ha insistito su un concetto che va oltre la sostenibilità ambientale: “Oggi non dobbiamo parlare solo di alimentazione sostenibile, ma di alimentazione sana,” ha dichiarato. “La salute delle persone passa attraverso il cibo, e noi agricoltori siamo i produttori di quel cibo. Per questo chiediamo che venga riconosciuto il giusto prezzo al nostro lavoro.”

Un riconoscimento che, per Salvan, deve essere accompagnato da una nuova consapevolezza collettiva. “Chi compra un prodotto deve sapere che dietro c’è una filiera fatta di uomini, territori e sacrifici. Il valore del cibo non è solo economico: è un valore sociale e culturale, che tiene insieme benessere, identità e comunità.”

“No ai cibi sintetici, sì alla dieta mediterranea come modello di vita”

Il presidente ha poi rivolto un appello chiaro contro le derive dell’alimentazione industriale. “La sfida globale è evitare la diffusione dei cibi ultraprocessati o sintetici,” ha ammonito Salvan. “Dobbiamo invece valorizzare il nostro modello alimentare, la dieta mediterranea, che è uno stile di vita sano e sociale, capace di offrire benessere e qualità della vita alle famiglie, alle aziende e alle nuove generazioni.”

Un messaggio che, per Coldiretti, va oltre i confini del settore agricolo. “Difendere il valore del cibo significa difendere il futuro del Paese,” ha concluso Salvan. “È un impegno che riguarda tutti: istituzioni, imprese e cittadini.”     

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