Cinque nuove stelle del gusto e quattro piatti rinnovati: online la guida Buon Ricordo 2026

La mappa più amata dai viaggiatori del gusto si arricchisce di nuovi percorsi, nuovi sapori e nuove storie raccontate dall’Unione Ristoranti del Buon Ricordo

Milano

Cinque nuove stelle del gusto e quattro piatti rinnovati: online la guida Buon Ricordo 2026

La mappa più amata dai viaggiatori del gusto si arricchisce di nuovi percorsi, nuovi sapori e nuove storie. È online la Guida 2026 dell’Unione Ristoranti del Buon Ricordo, la prima associazione di ristoratori nata in Italia nel 1964, oggi forte di 111 locali, di cui otto all’estero. Un patrimonio gastronomico unico, costruito su tradizione, identità e accoglienza, raccontato con un claim che attraversa 62 anni di storia: “Attraverso un Paese e la sua cucina”. L’edizione 2026 porta con sé cinque nuovi ristoranti associati, quattro piatti speciali rinnovati e sedici partner prestigiosi che affiancano il Buon Ricordo nel celebrare l’eccellenza italiana.

Cinque new entry e quattro nuove specialità: il viaggio continua

Nella nuova Guida trovano spazio cinque ristoranti che entrano ufficialmente nella grande famiglia del Buon Ricordo, ciascuno con una specialità che racconta il proprio territorio: La Serra Bistrot – Vezio di Perledo (Lecco): L’uovo della Serra, Ristorante Al Capitano – Porto San Giorgio (Fermo): Linguine allo Scucchiarì, La Corte degli Dei – Agerola (Napoli): Il cappuccio del monaco, La Rosa Bianca – Aquara (Salerno): Cavato allo stracotto di pomodoro e cacioricotta di capra, Ristorante Nostrana – Portland (Oregon, USA): Insalata Nostrana.

Accanto alle new entry, quattro ristoranti rinnovano la loro proposta, come previsto dallo Statuto del Buon Ricordo, introducendo nuove specialità che omaggiano ricette antiche e materie prime d’eccellenza: Osteria La Lanterna – Cressogno (Como): Coniglio di Carmagnola ripieno della nonna Dantina, Hotel Sassella Ristorante Jim – Grosio (Sondrio): Gnocchi di patate ripieni al bitto DOP con bresaola IGP, Ristorante Il Poeta Contadino – Alberobello (Bari): Purea di fave con cavatelli ai frutti di mare, Locanda Belvedere – Rocchetta Volturno (Isernia): Cinghiale “Genuino” delle Mainarde alla Tintilia.

La Guida 2026 – consultabile gratuitamente online e in distribuzione nei locali associati da gennaio – offre una pagina dedicata per ciascun ristorante, completa di QR Code che rimanda alle informazioni aggiornate. Una porta digitale per scoprire le eccellenze del territorio, dal Lago di Como ai Monti Lattari, dal Cilento all’Oregon.

Sedici partner per un progetto condiviso

Il mondo del Buon Ricordo continua a crescere grazie al sostegno di partner autorevoli, ambasciatori del Made in Italy che condividono i valori dell’associazione: qualità, tradizione e innovazione.

Tra questi: Bellomo, Confagricoltura, Consorzio Franciacorta, Consorzio Parmigiano Reggiano, Coppini Arte Olearia, Decolab - Rastal, Filette Prime Water, Goeldlin Collection, Igor Gorgonzola, Illy Caffè, Le Bontà di Ferruccio, Molino Dallagiovanna, Montezovo, Raggio di Sole, Riso Margherita, Zanussi Professional.

Il Piatto del Buon Ricordo d’Oro 2025 a Giulia Ghiretti

L’Unione Ristoranti del Buon Ricordo conferisce dal 2023 un riconoscimento speciale a chi porta alto il nome dell’Italia nel mondo. Dopo Gerry Scotti e la Famiglia Santini, il Piatto del Buon Ricordo d’Oro 2025 va alla campionessa paralimpica Giulia Ghiretti, medaglia d’oro a Parigi 2024 e protagonista assoluta del nuoto internazionale.

A consegnare il premio sono stati Cesare Carbone, Presidente, e Luciano Spigaroli, Segretario Generale Operativo. Carbone ha sottolineato: “Nel mondo della cucina, come nello sport, i grandi risultati nascono da ingredienti semplici ma essenziali: impegno, costanza, dedizione. Giulia Ghiretti incarna questi valori con purezza e forza straordinarie.” La storia di Giulia, segnata da un incidente durante un allenamento a 16 anni, è oggi un esempio di resilienza e determinazione, oltre che un simbolo del talento italiano.

Il valore del Buon Ricordo: una tradizione che unisce il Paese

Dal 1964, la missione dell’Unione Ristoranti del Buon Ricordo è una sola: salvaguardare e valorizzare la cucina regionale italiana. Un mosaico di tradizioni che rischiava, all’epoca, di essere oscurato dalle mode della cucina internazionale. Il leggendario Piatto del Buon Ricordo – dipinto a mano dai maestri della Ceramica Artistica Solimene di Vietri sul Mare – è ancora oggi il simbolo che unisce tutte le insegne: un pezzo unico, donato agli ospiti che degustano il Menu del Buon Ricordo, per portare con sé l’emozione di un territorio. Con i suoi 111 ristoranti, il Buon Ricordo rimane la più longeva e radicata rete gastronomica d’Italia: un viaggio tra sapori, storie e identità, da vivere passo dopo passo, piatto dopo piatto.

Tags:
guida buon ricordo 2026unione ristoranti del buon ricordo