Como devastata dal maltempo: acqua alta in pieno centro. VIDEO

Quattro frane, lago ricoperto di detriti, fiumi in piena. Maltempo, situazione critica a Como. Regione chiede lo stato di emergenza

Maltempo a Como
Milano
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Como devastata dal maltempo: acqua alta in pieno centro

Sono potenti le immagini che stanno facendo il giro dei social sul lago di Como che appare ricoperto dai detriti trasportati da fiumi e torrenti del Lario e il cui livello inizia a essere allarmante. La loro corsa impetuosa e' finita nel primo bacino, davanti al 'salotto' della citta' di piazza Cavour. Si è svolto un vertice in Prefettura per fare il punto della situazione. La Statale Regina continua a essere chiusa per le quattro frane e i Vigili del Fuoco sono impegnati nell'assistere i cittadini che si trovano in condizioni di disagio.

La Polizia locale: "Non uscire di casa"

"Non uscire di casa se non necessario". Lo scrive la Polizia Locale in un comunicato diffuso ieri sui social in relazione all'alluvione che sta colpendo la provincia di Como. "Le previsioni meteo prevedono ancora criticita' nelle prossime ore - sottolineano dal Comando -. Si rinnova l'invito a non uscire di casa se non strettamente necessario, non intralciare le operazioni dei mezzi di soccorso. Non avventurarsi nei luoghi a rischio ne' laddove si sono verificati allagamenti e smottamenti". La Statale Regina interessata da 4 frane e' chiusa fino a Laglio. Chiuso anche il ponte di Breggia al confine con Cernobbio, accessibile solo ai residenti.

Il consiglio regionale chiede lo stato di emergenza

Il Consiglio regionale della Lombardia chiedera' al governo di dichiarare lo stato di emergenza delle zone del Lago di Como gravemente danneggiate dalle tempeste di acqua e fango degli ultimi giorni. Durante la seduta di ieri e' stato infatti approvato dall'aula un ordine del giorno presentato dal consigliere del M5S Raffaele Erba che sollecitava l'impegno della Regione in questa direzione. Soddisfatto Erba ha dichiarato: "Insieme all'attivazione dell'iter per chiedere lo stato di emergenza ho richiesto che Regione Lombardia si impegni a dare sostegno a chi ha dovuto lasciare la propria abitazione nelle zone piu' colpite dal maltempo". Il consigliere pentastellato conclude ricordando che "l'urgente richiesta di sostegno ai territori devastati da fenomeni atmosferici violentissimi e' diventata ancora piu' attuale nelle ultime ore quando abbiamo assistito all'aggravamento delle condizioni climatiche in diversi Comuni situati sulle rive del Lago di Como".

Il sopralluogo dell'assessore Foroni: "Fenomeni senza precedenti"

L'assessore regionale alla Protezione civile Pietro Foroni ha effettuato ieri un sopralluogo tra Cernobbio e Blevio, sul versante occidentale del lago di Como, nelle zone maggiormente colpite dal maltempo. Ingenti i danni al territorio: l'assessore ha assicurato alla popolazione che Regione metterà in campo gli interventi necessari per dare sostegno ai Comuni colpiti. "Insieme ai tecnici regionali dell'Utr - ha detto Foroni - abbiamo potuto verificare i danni registrati tra le vie e le case dei Comuni coinvolti. Regione Lombardia assicurerà le risorse necessarie per il ripristino delle condizioni di sicurezza delle aree interessate: una volta raccolte le schede Rasda, lo strumento con cui segnalare i danni alla Regione, provvederemo a inviare al Governo la richiesta di stato di emergenza non solo per il Comasco, ma anche per Val Chiavenna, il Comune di Gallarate e alcune zone del basso Mantovano"."

In questi giorni - ha proseguito Foroni - abbiamo assistito a fenomeni temporaleschi di cui non c'è memoria in queste zone. Anche in questo caso, l'attenzione dell'istituzione regionale è massima per tutelare le popolazioni interessate: ricordo che nel 2018-2019, Regione Lombardia aveva investito circa 170 milioni di fondi propri per interventi contro il rischio idrogeologico, mentre abbiamo previsto ulteriori 20 milioni nell'ultimo assestamento di bilancio. Da Roma, invece, si parla di una cifra pari a 30 milioni di euro: è ora che anche lo Stato faccia la sua parte senza scaricare le responsabilità sulla sola Regione".