Como iscritta tra le Città Creative UNESCO

Como entra a far parte dell'UNESCO Creative Cities Network (UCCN), premiata la creatività nell'artigianato e nell'arte popolare

Milano
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Como iscritta tra le Città Creative UNESCO

La citta' di Como e' ora isctritta fra le Citta' Creative Unesco. La designazione arriva dal direttore generale dell'organizzazione internazionale Audrey Azoulay. Sono 49 le nuove citta' che, a livello mondiale, entrano a far parte dell'UNESCO Creative Cities Network (UCCN). Il riconoscimento arriva grazie all'impegno concreto a porre creativita' e cultura al centro dello sviluppo e a condividere conoscenze e buone pratiche. 

La citta' di Como ha ottenuto questo prestigioso riconoscimento per la sezione Artigianato e Arte Popolare. "Un meritato premio per una citta' - ha commentato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana - che sa coniugare il 'saper fare' lombardo alla tradizione del territorio".

"Saluto con grande soddisfazione - ha dichiarato l'assessore regionale all'Autonomia e Cultura Stefano Bruno Galli - la meritata conquista del riconoscimento di Como quale Citta' Creativa Unesco. Con questo, i riconoscimenti Unesco lombardi diventano complessivamente 19. E questo certifica la qualita' del patrimonio culturale della Regione, di cui bisogna essere consapevoli, fieri e orgogliosi. Sin dall'inizio, la candidatura di Como ha ricevuto il sostegno convinto di Regione Lombardia. Capitale europea della seta, Como e' l'epicentro di un distretto tessile e artigianale dinamico e innovativo, con una nobile e secolare tradizione alle spalle. La forza della candidatura di Como capofila della Textile Valley lombarda risiede proprio nella capacita' di esaltare le eccellenze lariane: competenza, creativita', innovazione, sinergie territoriali. Tutti fattori-chiave per realizzare l'obiettivo di una crescita sostenibile, circolare, integrata".

 "In quest'ottica - ha aggiunto Galli - lo sviluppo economico e culturale di una galassia tessile-artigianale che conta migliaia di imprese e di addetti e si fonda sulle tradizioni produttive locali - che definiscono una dimensione di grande valore culturale - e' determinante. La vocazione economica e produttiva di un territorio e', infatti, un elemento di forte identita' culturale, alimentato e sostenuto dalla storia e dalle tradizioni civiche di una comunita'."

"Un importante riconoscimento - ha commentato l'assessore regionale al Turismo, Marketing territoriale e Moda, Lara Magoni - per una citta' famosa per il tessile e la seta, con imprenditori illuminati che hanno trasformato il genio e la creativita' di designer innovatori in prodotti artigianali e industriali di gran pregio. Como si aggiunge a Milano per la letteratura e a Bergamo per la gastronomia tra le Citta' Creative della Lombardia. Luoghi, percorsi, mestieri, professionalita' e gusti che sono ormai diventati dei veri e propri fattori di attrattivita'".

"Si tratta - ha concluso l'assessore regionale comasca Alessandra Locatelli (Famiglia, Solidarieta' sociale e Disabilita') - di un traguardo straordinario, che mi riempie di gioia e orgoglio. Il riconoscimento da parte dell'Unesco e' una grande occasione per valorizzare la bellezza della nostra citta', la sua ricchezza e produttivita' nel campo tessile e della moda e per lanciare nuovi stimoli imprenditoriali dando valore alle nostre migliori tradizioni. Il risultato e' stato raggiunto grazie a un gioco di squadra che ha visto coinvolte in particolare l'Amministrazione comunale e Fondazione Volta che non hanno mai smesso di credere che raggiungere questo ambizioso traguardo fosse possibile. Ora al lavoro per sfruttare al meglio questa grandissima opportunita'".

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