Tutti i guai finanziari di Comune e Regione che Draghi non ascolta

Mancano decine di milioni di euro nelle casse di Regione Lombardia per l'emergenza Covid, ora come verrà gestito l'arrivo dei molti profughi ucraini?

di Fabio Massa
Milano
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Secondo informazioni raccolte da Affaritaliani.it Milano, mancano ancora molte decine di milioni che lo Stato dovrebbe dare alla Regione per l'emergenza Covid. Si parla di 300 milioni di euro, e forse anche di più. Secondo l'allarme lanciato dalle Prefetture, sono previsti profughi in tutto il Nord Italia e soprattutto nella zona di Milano, a causa dell'emergenza Ucraina. Anche qui, stando a rumors di Affari, c'è da capire se fare un grande centro per l'emergenza urgenza a Gallarate. Un hub che potrà essere usato per lo smistamento dei migranti o per altre emergenze. Pare che possa costare circa 20 milioni. Chi li darà?

E ancora: chi sosterrà i comuni che dovranno accogliere, aiutare, e chi darà i fondi alle associazioni impegnate sul campo?

E ancora: il Comune di Milano ha previsto un rincaro a causa delle bollette da 40 ad 80 milioni di euro l'anno per i propri edifici. Il sindaco Beppe Sala ha annunciato che senza circa 200 milioni di euro da parte dello Stato non riesce a chiudere il bilancio preventivo. Chi paga? 

C'è un non detto, in tutta questa storia, ed è un non detto molto amministrativo, poco politico, per nulla ideologico e assolutamente non romantico. Ogni cosa che si fa, in uno Stato, nella pubblica amministrazione come nel privato, ha un costo. E fare le cose senza preoccuparsi dei costi è tipico delle cattive amministrazioni italiane. In questo caso parliamo del Governo centrale, che dovrebbe tornare ad occuparsi di quel che succede sui territori. Archiviata una volta per tutte l'autonomia (possibile che sia una chimera?), il centralismo regna sovrano. Poi se nelle Regioni e nei Comuni è il caos non interessa. Tanto a Roma arrivano solo flebili lamenti.