Danni da sole, l’esperto dell’Istituto Dermatologico Europeo di Milano avverte: “Protezione e prevenzione sono fondamentali”
Il dott. Antonino Marcianò (IDE Milano) avverte: il sole non va demonizzato ma gestito con consapevolezza e protezione costante
Il sole è fondamentale per la salute ma, senza protezione, può causare scottature, fotoinvecchiamento, cheratosi attiniche e tumori cutanei. L’esperto dell’Istituto Dermatologico Europeo di Milano invita a un’esposizione consapevole, a controlli periodici e a una prevenzione rigorosa per difendere la pelle.
Danni da sole, l’esperto dell’Istituto Dermatologico Europeo di Milano avverte: “Protezione e prevenzione sono fondamentali”
Il sole è un alleato prezioso per la nostra salute, ma se non gestito con attenzione può trasformarsi in un nemico della pelle. L’esposizione ai raggi ultravioletti stimola la produzione di vitamina D, essenziale per ossa e sistema immunitario, ma allo stesso tempo può provocare danni anche gravi.
«Il messaggio più importante – spiega il dott. Antonino Marcianò, Direttore Sanitario dell’Istituto Dermatologico Europeo di Milano – è che il sole non va demonizzato, ma utilizzato con consapevolezza. Esporsi in modo eccessivo o scorretto significa aumentare in maniera significativa il rischio di sviluppare lesioni cutanee precancerose e tumori della pelle».
Più scottature: il primo campanello d’allarme
La scottatura resta il danno più comune e immediato. Si manifesta con arrossamento, dolore, bruciore e, nei casi più gravi, con la formazione di bolle. «Non dobbiamo mai sottovalutare le scottature, soprattutto nell’infanzia e adolescenza – sottolinea Marcianò – perché rappresentano uno dei principali fattori di rischio per il melanoma da adulti».
Allergie solari e fotosensibilità
Un altro effetto collaterale è la fotosensibilità, spesso definita come “allergia al sole”. Può manifestarsi con eruzioni cutanee pruriginose, orticaria o dermatite polimorfa solare. In alcuni casi è legata a farmaci o cosmetici che rendono la pelle più vulnerabile ai raggi UV. «È un fenomeno che colpisce soprattutto le donne e, sebbene spesso si risolva spontaneamente, può diventare molto fastidioso e cronico».
Fotoinvecchiamento: quando il sole accelera l’età
Le esposizioni ripetute e prolungate al sole favoriscono il cosiddetto fotoinvecchiamento: rughe marcate, macchie scure, ispessimento e perdita di elasticità della pelle. «Il volto, le mani e il décolleté sono le zone più esposte e più colpite – precisa Marcianò –. Questo tipo di danno, a differenza della scottatura, non si manifesta subito ma accumula i suoi effetti nel tempo».
Cheratosi attinica: lesione precancerosa
Particolare attenzione merita la cheratosi attinica, una delle lesioni precancerose più diffuse. Si presenta con chiazze ruvide, squamose o crostose, localizzate soprattutto su viso, mani, orecchie e cuoio capelluto. «La cheratosi attinica è un segnale d’allarme che non va trascurato – avverte Marcianò – perché in una percentuale significativa di casi può evolvere in carcinoma squamocellulare».
Tumori cutanei: il rischio più grave
L’effetto più pericoloso dell’eccessiva esposizione al sole resta però lo sviluppo di tumori cutanei. Il melanoma è il più aggressivo, ma non l’unico. «I carcinomi basocellulari e squamocellulari sono ancora più frequenti – spiega Marcianò – e colpiscono soprattutto chi ha una lunga storia di esposizione solare. Anche se meno aggressivi, non devono essere sottovalutati».
Come proteggersi senza rinunciare al sole
Nonostante i rischi, il sole resta una risorsa preziosa. La chiave è l’equilibrio. «Occorre esporsi gradualmente, evitare le ore centrali della giornata e scegliere una protezione solare al proprio fototipo adeguata e ripetuta ogni due ore – raccomanda Marcianò –. Nei bambini e nei soggetti con pelle chiara la protezione deve essere ancora più rigorosa».
Fondamentale, conclude il Direttore Sanitario di IDE Milano, è «sottoporsi periodicamente a visite dermatologiche di controllo, soprattutto se si notano nuove macchie o nei che cambiano forma e colore. La prevenzione e la diagnosi precoce restano le armi più efficaci per preservare la salute della pelle».