La difesa di Stasi: "L'impronta lasciata da Sempio potrebbe contenere sangue"

Gli avvocati di Alberto Stasi chiedono nuovi accertamenti sull’impronta attribuita ad Andrea Sempio: “Oggi i test sul DNA sono più sensibili”. Il sospetto: materiale ematico sulla parete della casa di Chiara Poggi.

di redazione

Garlasco: l'impronta 33 riconducibile all'assassino

Milano

La difesa di Stasi: "L'impronta lasciata da Sempio potrebbe contenere sangue"

La difesa di Alberto Stasi, condannato a 16 anni per l’omicidio di Chiara Poggi, intende depositare una relazione tecnica in Procura per chiedere nuovi esami sull’impronta numero 33, rilevata nella casa della vittima a Garlasco. Secondo i consulenti della difesa, quella traccia - attribuita in passato ad Andrea Sempio - potrebbe contenere sangue, e la tecnologia attuale consentirebbe di ottenere risultati più precisi rispetto a quelli raccolti nel 2007.

"Chiederemo alla Procura di svolgere una serie di approfondimenti su alcune impronte in casa Poggi, inclusa la numero 33. E' di interesse anche la numero 10, quest'ultima gia' oggetto dell'incidente probatorio e, in ipotesi, attribuibile a un'altra persona che ha partecipato al crimine". Pasquale Linarello, il genetista della difesa di Alberto Stasi, spiega all'AGI perche' presto sara' chiesto dai legali dell'unico condannato per il delitto ai pm di Pavia di poter focalizzarsi sulla traccia al centro dell'interesse degli inquirenti nella nuova indagine sull'omicidio di Chiara Poggi. "Si puo' lavorare su una parte dell'impronta 33, quella che venne asportata dal muro grattando l'intonaco con un bisturi sterile - afferma l'esperto -. I test ematici svolti nel 2007 diedero uno un risultato dubbio, l'altro negativo, ma oggi le cose sono cambiate: ci sono piu' strumenti sensibili al dna perche' e' cambiata la chimica dei reagenti. L'obbiettivo e' capire se la traccia e' da attribuire solo a Sempio o se sia mista Sempio-Chiara Poggi".

La nuova ipotesi: “Reattiva alla ninidrina per la presenza di sangue”

La difesa di Alberto Stasi depositera' una relazione tecnica in cui sostiene che l'impronta attribuita ad Andrea Sempio sulla parete di casa Poggi possa essere sporca di sangue. La notizia, anticipata dal TgLa7, viene confermata all'AGI da fonti qualificate. La supposizione dei periti Ugo Ricci, Pasquale Linarello e Oscar Ghizzoni si basa sul fatto che la colorazione, dovuta al contatto col reagente, la ninidrina, e la grandezza dell'impronta, dipendano dalla quantita' di materiale organico che conterrebbe, cioe' sangue. L'impronta dunque sarebbe stata cosi' reattiva alla ninidrina perche' c'era del sangue. Per avvalorare la loro convinzione, i legali Giada Bocellari e Antonio De Rensis, che assistono Stasi, chiedono alla Procura di poter svolgere delle analisi. Gli stessi inquirenti hanno fatto sapere in una nota nei giorni scorsi l'intenzione di volere svolgere ulteriori accertamenti sulla traccia classificata col numero 33. Nel 2007 il test diede esito negativo sulla presenza di sangue nell'impronta.

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