FdI e 'lobby nera', Bernardo: "Antisemitismo incompatibile con me"

Inchiesta sui finanziamenti in nero e su una 'lobby nera' a sostegno della campagna elettorale di FdI a Milano. Bernardo: "Io amico della comunità ebraica"

Luca Bernardo
Milano
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FdI e 'lobby nera', Bernardo: "Antisemitismo incompatibile con me"

L'inchiesta giornalistica - già diventata indagine aperta dalla Procura di Milano - sui presunti finanziamenti tramite fondi neri della campagna elettorale di Milano di Fratelli d'Italia provoca forti reazioni. Anche per il contesto che il filmato di FanPage delinea, ovvero la presenza di una vera e propria "lobby nera" a sostegno di Fdi per il quale potrebbero delinearsi anche profili di apologia di fascismo.

Si è espresso oggi anche il candidato sindaco del centrodestra Luca Bernardo: "Qualunque atteggiamento antisemita sarebbe del tutto incompatibile con me e con la mia candidatura".  "Sono da sempre amico della comunita' ebraica. Considero semplicemente oltraggioso accostare anche indirettamente il mio nome ad atteggiamenti antisemiti o giustificazionisti nei confronti delle leggi razziali", ha aggiunto Bernardo che poi ha spiegato come la sua famiglia ha partecipato attivamente alla Resistenza e lui stesso ha collaborato con la Comunita' Ebraica di Milano. "Diversi esponenti della Comunita' sono candidati nelle liste che mi sostengono. Le forze politiche del centro-destra milanese e nazionale sono sempre state al fianco di Israele. Molti esponenti della mia coalizione ogni anno sfilano il 25 aprile sotto le bandiere della Brigata Ebraica, ricevendo gli insulti e le minacce degli attivisti pro-palestinesi - ha concluso -. Puo' dire altrettanto la sinistra che cerca di strumentalizzare ai miei danni un episodio che non mi riguarda in alcun modo? Puo' dire altrettanto il candidato sindaco uscente, che si e' rifiutato di esporre la bandiera di Israele a Palazzo Marino nei giorni dell'attacco missilistico contro il popolo ebraico? ".

Maran: "Vanno tenuti lontani dalle istituzioni con una valanga di voti"

"La Meloni dice che non può sapere cosa fa Fidanza con le lavatrici fiscali per finanziamenti in nero (fanno politica insieme da 25 anni, dalle giovanili). Ok ma quindi ora che lo sa lo espelle o no?". Così sui social l'assessore all'Urbanistica e capolista Pd alla comunali Pierfrancesco Maran. "Che quelli di Fratelli d'Italia fossero fascistelli ripuliti nel linguaggio quando vanno in tv dovrebbe essere ben noto. Meno noto è quanto emerge in questa inchiesta andata in onda ieri sera su La7: la disinvoltura con cui propongono fondi neri per finanziare le loro politiche. - spiega Maran -Abbiamo tenuto per dieci anni questa gente fuori da Palazzo Marino e Milano è cresciuta così tanto anche perché l'onestà è un prerequisito per una comunità che funziona, nella quale investire. Immaginate cosa potrebbero fare se, ad esempio, le pratiche edilizie passassero da un loro si o un loro no. A Fidanza, Jonghi Lavarini, Valcepina e le loro lavatrici per fondi black dovrà pensare la magistratura, suppongo. A tenerli lontani dalle istituzioni però ci dovete pensare voi con una valanga di voti", conclude l'assessore.

Fiano (Pd): "C'è un insopportabile puzza di fascismo"

"Non ci sono parole sufficienti per il servizio di Fanpage trasmesso ieri sera da Piazzapulita. C'è un'insopportabile puzza di fascismo che si sente da lontano in quei discorsi, in quelle battute oscene sugli ebrei, sugli immigrati, sulle donne, in quelle amicizie naziste, in quei saluti romani, in quell'orgoglio fascista per niente celato. Tutto questo avviene a margine di un pezzo di campagna elettorale di una candidata in Consiglio comunale a Milano di Fratelli d'Italia". Lo dichiara Emanuele Fiano, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera.

Roggiani (PD): ci hanno accusato di usare bandiera dell'antifascismo, avevamo ragione

"Quello che emerge dall'inchiesta di Fanpage.it - scrive sui social Silvia Roggiani, segretaria dem a Milano, raccontato ieri anche dalla trasmissione Piazza Pulita, fotografa un quadro inquietante e pericoloso su cosa sia il partito della Meloni e sulla galassia nera che gli gravita attorno. Mentre l'europarlamentare Fidanza spiega come "lavare" i fondi destinati al finanziamento della campagna di Milano, il barone nero Jonghi Lavarini, condannato per apologia di fascismo, lo stesso che qualche giorno fa ha aggredito un nostro volontario, è il tramite all'interno di un torbido sottobosco fatto di ingerenze che arrivano da Mosca e dalla galassia fascista. Parliamo di candidati al Consiglio comunale di Milano che si ritrovano tra saluti romani a inneggiare apertamente a Hitler e agli episodi che hanno scatenato il progetto antisemita, e tra le risate non si fanno neppure mancare il razzismo, con i progetti su come far affondare i barconi dei migranti."

"Al di là delle responsabilità penali che spetta indagare alla magistratura, è evidente un fatto: ci hanno accusato di usare l'antifascismo come fosse una bandierina e invece avevamo ragione. I fatti oggi confermano le nostre preoccupazioni e convinzioni. Confermano che facevamo bene a chiedere spiegazioni a Luca Bernardo, sulle sue posizioni in merito a certi personaggi, come Chiara Valcepina la cui candidatura è assolutamente inaccettabile nella Milano medaglia d'Oro alla Resistenza, invitandolo a dichiararsi apertamente antifascista e rinunciare al sostegno dell'estrema destra. Una chiarezza e una trasparenza che sono finora mancati da parte di un candidato sindaco che ha preferito sempre giocare sul filo dell'ambiguità", aggiunge Roggiani.

"Le parole e le immagini disgustose che abbiamo ascoltato e visto parlano chiaro: Fidanza faccia un passo indietro e si dimetta dalle sue cariche. Chi calpesta i valori democratici sanciti dalla nostra Costituzione non è degno di rappresentare i cittadini e ricoprire incarichi istituzionali. Tutta la nostra solidarietà e pieno sostegno al giornalista Paolo Berizzi", conclude Roggiani.

FdI: M5s Europa, Fidanza si dimetta per ridare dignita' politica

"L'inchiesta di Fanpage sulla Lobby nera a Milano mostra una realta' agghiacciante. Fratelli d'Italia non solo accoglie ma addirittura promuove personaggi loschi che inneggiano a Hitler, fanno battute sugli ebrei e rimpiangono la dittatura fascista". Lo scrive in una nota la delegazione del Movimento 5 stelle al Parlamento europeo. "Inoltre, i trucchetti su come finanziare illegalmente la campagna elettorale di Fratelli d'Italia, svelati dalle parole stesse di Carlo Fidanza capodelegazione di Fratelli d'Italia al Parlamento europeo, rappresentano una vecchia degenerazione della politica figlia di un'epoca buia della nostra Repubblica che i cittadini pensavano di essersi messi alle spalle", aggiunge. "Per restituire dignita' alla politica le dimissioni di Fidanza sono un atto dovuto e necessario. Giorgia Meloni non minimizzi ma le pretenda", scrive ancora la delegazione cinquestelle.