Per Forza Italia proteggere i neonati dal virus respiratorio sinciziale è una priorità assoluta
Il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Fabrizio Figini: "Immunizzazione obbligatoria, misura di civiltà per cui continueremo a batterci"
Fabrizio Figini, capogruppo di Forza Italia in Regione Lombardia
Per Forza Italia proteggere i neonati dal virus respiratorio sinciziale è una priorità assoluta
La tutela dei più piccoli e delle famiglie lombarde deve essere posta al centro delle politiche sanitarie regionali e nazionali. Con questa convinzione Forza Italia ha portato in Consiglio regionale una battaglia che riguarda migliaia di neonati, proponendo con la mozione n. 350, discussa lo scorso 16 settembre, di impegnare la Giunta a farsi promotrice presso il Governo e il Ministero della Salute dell’introduzione a livello nazionale dell’immunizzazione obbligatoria contro il Virus Respiratorio Sinciziale (RSV).
Il tema non è secondario, né marginale. L’RSV rappresenta infatti una delle più frequenti cause di infezione nei neonati e nei lattanti, soprattutto nelle prime settimane e nei primi mesi di vita. Le conseguenze possono essere gravi: bronchiolite e polmonite sono complicazioni ricorrenti, che spesso costringono le famiglie a recarsi d’urgenza al pronto soccorso. Nei casi più seri, la malattia porta a un ricovero ospedaliero, con grande preoccupazione per i genitori e un peso notevole per le strutture sanitarie. Parliamo dunque di un problema che riguarda in primis la salute dei bambini più fragili, ma che si riflette anche sul benessere complessivo delle famiglie e sulla tenuta del sistema sanitario.
In Lombardia i dati parlano chiaro. Nel biennio 2022-2023 si sono registrati circa 6.000 accessi ai pronto soccorso pediatrici per bronchiolite da RSV e oltre 2.000 ricoveri. Numeri che raccontano un’emergenza silenziosa ma concreta. Con l’avvio della campagna di immunizzazione regionale, svolta grazie all’impiego di un anticorpo monoclonale, testato e sicuro, la situazione è radicalmente migliorata. Tra settembre 2024 e gennaio 2025 i casi si sono drasticamente ridotti: 1.500 accessi in pronto soccorso e meno di 600 ricoveri. Una riduzione così significativa non lascia spazio a dubbi sull’efficacia della prevenzione.
L’immunizzazione si somministra ai neonati per proteggerli durante la loro prima stagione epidemica, quella più rischiosa. L’esperienza lombarda ha dimostrato che questa misura è utile ed indubbia sicurezza. Le principali società scientifiche pediatriche e neonatologiche hanno ribadito che la somministrazione può avvenire senza problemi in concomitanza con i normali vaccini dell’infanzia, senza rischi aggiuntivi né effetti collaterali di rilievo.
Eppure, nonostante l’evidenza dei dati e il sostegno della comunità scientifica, la mozione di Forza Italia non ha trovato l’appoggio dei partiti alleati di maggioranza. Lega e Fratelli d’Italia hanno infatti scelto di astenersi, una decisione che lascia perplessi e che appare difficile da comprendere, considerato che in gioco c’è la salute dei bambini più piccoli.
Per Forza Italia questa non è e non sarà una battaglia di bandiera, ma una questione di civiltà. È in gioco il diritto dei neonati a crescere sani e delle famiglie a vivere con meno ansia il delicato periodo dei primi mesi di vita dei figli. Investire sulla prevenzione significa anche ridurre i costi per il sistema sanitario, liberando risorse che possono essere destinate ad altri settori cruciali.
Il capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale, Fabrizio Figini, ha voluto ribadire, con estrema chiarezza, la posizione del partito: “Si tratta di una misura di civiltà per cui continueremo a batterci perché nessun bambino deve ammalarsi gravemente di una patologia che oggi può essere prevenuta in modo semplice ed efficace. Trovo poco comprensibile la scelta dei nostri alleati di non schierarsi con i più fragili, cosa che invece Forza Italia continuerà a fare con massima convinzione”.