Trasporto pubblico transfrontaliero: motore di crescita
Licata (Forza Italia): “Approvate le mie proposte nella riforma regionale dei trasporti lombarda”
Giuseppe Licata
Trasporto pubblico transfrontaliero: motore di crescita
La mobilità transfrontaliera rappresenta uno degli elementi chiave per la crescita economica, sociale e culturale del nostro Paese, in particolare per la Lombardia, che da sempre si distingue come crocevia strategico tra l’Italia e l’Europa.
Grazie alla sua posizione geografica privilegiata e alla vicinanza con la Svizzera, la Lombardia è infatti protagonista di intensi flussi di pendolarismo e scambi internazionali. Ogni giorno migliaia di lavoratori frontalieri attraversano i confini per motivi professionali, contribuendo non solo alla propria crescita personale, ma anche allo sviluppo economico delle comunità di entrambi i versanti della frontiera.
“Grazie all’approvazione unanime delle proposte che ho presentato nel corso dei lavori della Commissione Trasporti in Consiglio Regionale, finalmente il tema strategico della mobilità transfrontaliera sarà inserito nel quadro normativo lombardo – dichiara il Consigliere Regionale Giuseppe Licata – Si tratta di un passaggio importante, in particolare per i territori di confine delle province di Varese e Como, che quotidianamente vivono l’impatto dei flussi tra Lombardia e Canton Ticino. Il solo 2023 ha registrato oltre 22,8 milioni di passeggeri sui servizi transfrontalieri e più di 86.000 veicoli in transito nei valichi ogni giorno, con significative ricadute ambientali e sociali”.
Una mobilità che crea valore. La mobilità transfrontaliera favorisce la circolazione delle competenze, l’innovazione e l’integrazione dei mercati del lavoro. Permette alle imprese di accedere a nuove risorse umane, mentre i lavoratori possono beneficiare di maggiori opportunità occupazionali e di utili esperienze di crescita professionale. Non mancano, tuttavia, le sfide: dalla necessità di trasporti efficienti e integrati, all’armonizzazione tariffaria transfrontaliera.
“Le proposte accolte introducono in legge la promozione di accordi e collaborazioni con i Cantoni svizzeri e con le regioni di confine, la costituzione di tavoli di concertazione con i Cantoni e con le Regioni e Province Autonome confinanti e pongono le basi per un’armonizzazione tariffaria transfrontaliera – spiega Licata - Intervengono inoltre sul coordinamento dei servizi ferroviari regionali con quelli svizzeri e degli Stati confinanti, con l’obiettivo di garantire un sistema di trasporto realmente integrato e contemporaneo.”
“Una iniziativa che in Lombardia va a colmare un vuoto normativo e che recepisce le sollecitazioni emerse nel corso delle audizioni di cui sono stato promotore nei mesi scorsi – precisa Licata - Una risposta alle legittime istanze di mobilità dei lavoratori frontalieri, ma soprattutto un impulso allo sviluppo dell’economia transfrontaliera che caratterizza i territori di confine come quello lombardo, a partire dalla provincia di Varese. L’obiettivo è costruire una mobilità capace di rispondere alle esigenze di imprese e cittadini, ridurre l’impatto del traffico transfrontaliero, anche in ottica ambientale, e rilanciare l’attrattività del nostro territorio. Un tassello fondamentale per la modernizzazione del sistema dei trasporti lombardo”.
Le istituzioni locali, regionali e nazionali sono chiamate a lavorare insieme per potenziare le infrastrutture e migliorare i servizi di trasporto pubblico transfrontaliero. Solo così regioni come la Lombardia potranno continuare a essere “terre di confine”, non solo geografico, ma anche di opportunità e innovazione.