Garlasco, il padre di Andrea Sempio indagato per corruzione nell'inchiesta su Venditti

Svolta nell'inchiesta parallela che vede coinvolto l'ex procuratore Mario Venditti. Giuseppe Sempio avrebbe orchestrato la corruzione per l'archiviazione del figlio

di Giorgio d'Enrico

Giuseppe e  Andrea Sempio

Milano

Garlasco, il padre di Andrea Sempio indagato per corruzione 

Garlasco: Giuseppe Sempio, il padre di Andrea è indagato per corruzione nell'inchiesta che vede coinvolto l'ex procuratore Mario Venditti. E' l'ennesima svolta di una vicenda giudiziaria sempre più intricata, annunciata dal Tg1 attraverso i propri canali social. 

L'indagine a carico di Venditti è scattata a fine settembre. Un appunto sequestrato con la scritta "Venditti gip archivia x 20.30 Euro", trovato lo scorso maggio a casa dei genitori di Andrea Sempio, e una serie di movimenti bancari sospetti incrociati con quelli degli zii e dei parenti. A questi elementi si aggiungono prelievi in contanti e intercettazioni ambientali che parlano della "necessità di pagare quei signori lì" con modalità non tracciabili. È da qui che aveva preso corpo il nuovo capitolo dell’inchiesta sul delitto di Garlasco, avviato dalla Procura di Brescia. 

Giuseppe Sempio avrebbe orchestrato il pagamento di denaro a Venditti per fare archiviare Andrea

Giuseppe Sempio avrebbe "orchestrato" il pagamento di denaro all'allora procuratore aggiunto Mario Venditti per indurlo a chiedere l'archiviazione della posizione di Andrea Sempio nell'indagine del 2017. Secondo quanto riferito da una fonte qualificata, "alcuni elementi trovati durante la perquisizione dell'abitazione avvenuta lo scorso 26 settembre e un altro insieme di cose ci fanno ritenere che, se c'e' stato un passaggio di denaro, lo ha orchestrato lui".

"Giuseppe Sempio ad oggi non ha ricevuto alcuna informazione di garanzia. E' una notizia che apprendiamo, come al solito" da una testata. Così l'avvocato Angela Taccia.

Così Giuseppe Sempio giustificava il "pizzino": "Previsioni di spese legali, eravamo in loro balia"

Giuseppe Sempio aveva spiegato che il bigliettino costituiva una nota di previsione per le spese legali: "Dovrebbe essere una previsione di spesa che avevamo fatto noi in casa, su quanto avremmo dovuto pagare agli avvocati alla fine della faccenda" aveva messo a verbale l'uomo, sentito dai finanzieri di Brescia e Pavia e dai carabinieri di Milano come testimone lo scorso 26 settembre. Ed era arrivata anche la sua spiegazione su chi fossero "quei signori li'" ai quali erano destinati dei soldi di cui parlava con la moglie Daniela in una conversazione in auto. "Sicuramente intendevo gli avvocati. Sono sicuro che mi riferivo agli avvocati". In quei mesi di angoscia per le sorti del figlio, nel 2017, argomento', spesero "tra i cinquantacinquemila e i sessantamila euro" per gli avvocati. "Visto che l'archiviazione e' arrivata circa tre mesi dopo l'iscrizione, non e' strano avere speso sessantamila euro per tre avvocati per tre o quattro mesi?" gli avevano domandato gli inquirenti. "Lo so che sembra strano, ma e' cosi' - aveva risposto -. Noi eravamo nelle loro mani, e non sapevamo una virgola di cosa facessero, eravamo in balia degli avvocati".

Il legale di Andrea Sempio: "Pizzino poco più del nulla, noi giocheremo in contropiede"

"Un atto dovuto, ma se la questione del pizzino fosse l'unico elemento a suo carico, sarebbe poco probante. Quel pizzino è poco più del nulla, io invito alla prudenza quando si parla di corruzione". E' il commento dell'avvocato Liborio Cataliotti, legale di Andrea Sempio, intervenuto nel corso della trasmissione "Iceberg Lombardia" condotta da Daniele Porro in onda su Telelombardia. Il legale ha aggiunto: "Sono sicuro dell'innocenza di Sempio dopo aver letto gli atti, non vi svelo le carte che ho in mano. I processi sono come una partita a poker. Può essere che si faccia interrogare, noi giocheremo in contropiede rispetto alla Procura, per usare un termine calcistico". 

Saranno sentiti anche i tre ex avvocati di Andrea Sempio

Dopo l'iscrizione nel registro degli indagati di Giuseppe Sempio, nei prossimi giorni il procuratore di Brescia, Francesco Prete, e la pm Claudia Moregola continueranno a scavare nel contesto in cui sarebbe maturata la corruzione dell'allora procuratore aggiunto di Mario Venditti "orchestrata" dal padre dell'indagato per l'omicidio di Chiara Poggi. Nei prossimi giorni verranno sentiti come testimoni gli avvocati Massimo Lovati, Federico Soldani e Simone Grassi, che assistevano Andrea Sempio nel 2017 e ai quali, secondo la tesi sostenuta dai genitori di Andrea, erano destinati i soldi che per la Procura rappresentano invece il prezzo della corruzione. L'avvocato Fabrizio Gallo ha gia' fatto sapere che Lovati non si avvarra' del segreto professionale mentre non sono note le strategie degli altri due. Possibile anche che venga chiamata a l'ex sostituta procuratrice generale milanese, Laura Barbaini, che sostenne l'accusa contro Alberto Stasi nell'appello-bis. A Barbaini sara' chiesto conto dei due documenti, spediti su carta intestata il 17 e 23 gennaio 2017 e non protocollati da Venditti, nei quali diede dei consigli al collega, ora indagato per corruzione, sul fascicolo poi archiviato dal gip Fabio Lambertucci tre mesi dopo. 

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