Il futuro degli immobili in via Bolla: riqualificati ma non demoliti

Domenico Ippolito: "Uno dei primi interventi di comunità energetica"

(foto Lapresse)
Milano
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Il futuro degli immobili in via Bolla: riqualificati ma non demoliti

Non saranno demoliti ma riqualificati i due stabili popolari di via Bolla, nella periferia nord-ovest di Milano, che sono da anni caratterizzati da tensioni ed episodi di criminalità a causa dell'alto tasso di abusivismo e occupazioni. A illustrare la proposta di riqualificazione è stato Domenico Ippolito, direttore generale di Aler Milano, la società che gestisce le case popolari della Regione Lombardia, in commissione al Comune di Milano.

Due gli edifici interessati

Sono due gli edifici interessati: quello chiamato A che su 156 appartamenti ne ha 100 occupati abusivamente e su cui ci sarà un pesante intervento di riqualificazione anche della struttura interna, e quello B, che su 88 appartamenti ne ha 17 occupati abusivamente, che avrà un intervento di rifacimento della facciata e della copertura.

Domenico Ippolito: "Uno dei primi interventi di comunità energetica"

Il fabbricato B con il Superbonus sarà interessato da lavori sulla facciata e la copertura, inoltre sara' installato un impianto fotovoltaico "e sara' uno dei primi interventi a Milano di comunità energetica", ha spiegato Ippolito. I lavori inizieranno a novembre e il prossimo anno in questo periodo l'edificio sara' terminato. L'edificio A avrà una riqualificazione integrale con un abbattimento di tutti gli spazi interni e una nuova distribuzione degli appartamenti, con anche una riduzione che si cerchera' di recuperare se si potranno costruire uno o due piani in altezza. Per questo intervento, escluso dal Superbonus, la Regione ha stanziato finanziamenti per oltre 33 milioni. "Quando andremo ad allontanare l' ultimo occupante abusivo ci sarà una attivita' di recinzione dello spazio e poi la gara di progettazione", ha spiegato Ippolito. Sono previsti circa due anni di cantiere per una fine dei lavori prevista nel 2025.