La politica che si addormenta tra un colpo della Procura e l'altro
La schizofrenia della politica che si fa dettare l'agenda dalle Procure. I casi delle banche dati e dell'urbanistica. Poi, passata la buriana giudiziaria, tutto resta come prima. Il commento
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La politica che si addormenta tra un colpo della Procura e l'altro
C'è una sorta di schizofrenia della politica, da quando la politica invece di occuparsi delle priorità, si fa dettare le priorità. Non dai media - cosa che pure sarebbe sbagliata - ma dalle procure. Così, ad esempio, inizia ad occuparsi del problema delle banche dati riservate quando un appartenente alle forze dell'ordine chiamato Striano fa centinaia di migliaia di accessi abusivi per estrarre dati illegalmente. Poi si indaga, e non si capisce il movente e neanche come abbia fatto materialmente a fare migliaia di accessi al giorno, e nessuno che gli sfiora il dubbio che forse non era il solo a usare quelle password. Ma forse sono io che penso male e non è di questo che voglio parlare.
Arriva la Procura, la politica si agita, poi non si fa un tubo
Il punto è che quando arriva la Procura la politica si agita un po', e poi non fa un tubo, alla stessa maniera con la vicenda dell'Urbanistica. Si accelera un po' quando c'è un sequestro nuovo o una richiesta di arresti, ci si ferma completamente tra un colpo e l'altro dei magistrati. Alla fine guardiamo un po' nel meccanismo totale: che cosa è cambiato? Forse che è stata abolita l'inutile e dannosa commissione Paesaggio, meramente consultiva? Forse che si è fatto un lavoro per arrivare velocemente al chiarimento normativo per mettere a posto tutto il passato e tutto il futuro dei palazzi milanesi? Forse che si è deciso qualcosa, a tutti i livelli (comune, regione, parlamento)? No. Niente.
I partiti politici di maggioranza non hanno neppure partorito un vero e proprio piano di azione che non siano semplici e inutili slogan. Per la serie: vogliamo più case a basso costo. Eh, e chi le paga? Risposta: i privati. Io di privati che sono Santa Maria Goretti non ne conosco, e se non si individua una metodologia per la quale c'è un equo guadagno a fronte di eque richieste, case a basso costo così a caso i privati non ne costruiranno mai. Tutto questo si accende quando la Procura tira una botta (in una inchiesta che per me di penalmente rilevante non ha nulla), e si spegne mentre la Procura fa silenzio perché prepara la botta successiva. Cercasi un po' di continuità operativa, cortesemente. Che la politica un po' si svegli...
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