Lombardia, il consiglio approva la manovra finanziaria regionale
Il relatore Giulio Gallera: "Sforzi straordinari per rafforzare la ripresa". Fontana: "Aumentano i servizi, non la pressione". Pd contro: "Regione in declino"
Lombardia, il consiglio approva la manovra finanziaria regionale
Nessun aumento della pressione fiscale e mantenimento delle agevolazioni fiscali esistenti, nessun incremento della spesa corrente, contenimento e riduzione delle spese di funzionamento: sono questi i punti salienti della manovra finanziaria regionale approvata oggi a maggioranza in Consiglio regionale.
Fontana: "Aumentiamo i servizi ma non cresce la pressione fiscale"
"Mi sembra che sia una manovra importante perché dimostra che riusciamo a mantenere gli stessi servizi e anzi forse ad aggiungerne qualche altro, ma non riducendo nulla e senza aumentare di un euro la pressione a carico dei nostri cittadini. E' una manovra che dimostra come il nostro bilancio continui ad essere sano e che ha dato la possibilità anno dopo anno, senza aumentare le tasse, di aumentare le spese a disposizione. E' la serietà con cui vengono gestiti i soldi dei lombardi": così a margine del Consiglio regionale il presidente della Regione Attilio Fontana ha commentato l'approvazione del bilancio di previsione 2022-2024.
Gallera: "Sforzi straordinari per rafforzare la ripresa"
“Abbiamo contribuito a varare un Bilancio molto importante, con sforzi finanziari straordinari per rafforzare la ripresa, supportare le imprese e aiutare i lombardi più fragili -ha detto il relatore e Presidente della Commissione Bilancio Giulio Gallera-. Ampio spazio è stato garantito agli interventi dei Comuni per le opere pubbliche soprattutto per l’arredo urbano e per la viabilità: un ulteriore gesto di attenzione della Regione nei confronti del territorio e degli Enti locali”. Complessivamente sono previsti 565,4 milioni di euro di investimenti per il 2022 e 467,7 milioni di euro per il 2023, che saranno concentrati prevalentemente su interventi e opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e delle scuole, per interventi di prevenzione del rischio idrogeologico, per l’innovazione delle imprese, per la viabilità e i trasporti e per nuove realizzazioni nell’ambito dell’edilizia sanitaria. Complessivamente il bilancio regionale 2021 è pari a 27 miliardi e 945 milioni di euro, di cui 20 miliardi e 706 milioni di euro sono destinati alla spesa sanitaria.
Patrimonio abitativo: 110 milioni di euro
Nel corso della seduta numerosi gli emendamenti approvati, tra i quali si segnala lo stanziamento di 110 milioni di euro per il recupero e la riqualificazione del patrimonio abitativo; 150 milioni di euro per la difesa del suolo e la prevenzione del rischio idrogeologico; 60 milioni di euro per le opere infrastrutturali del servizio idrico integrato; 36,5 milioni di euro per il rilancio dei comprensori sciistici e 35 milioni di euro per interventi speciali sui territori montani; 35 milioni di euro per migliorare l’attrattività e la competitività dei territori; 30 milioni di euro per l’efficientamento energetico del patrimonio ALER; 30 milioni di euro per l’efficientamento degli impianti ad energia rinnovabile; 24 milioni di euro per sostenere i distretti del commercio; 20 milioni di euro per lo sviluppo delle comunità energetiche; 14 milioni di euro a favore dei negozi di vicinato; 30 milioni di euro per il potenziamento della linea ferroviaria Varese-Laveno e 5,5 milioni di euro per il potenziamento della linea ferroviaria Como-Borghi. Di seguito le voci degli interventi e dei relativi stanziamenti previsti per il prossimo triennio.
Welfare, politiche sociali e famiglia
Politiche socio-sanitarie per il sostegno alla famiglia, alla non autosufficienza, alle aree materno infantili (1.886,7 milioni per ciascun anno del triennio), nonché servizi e interventi sociali a favore dei minori, anziani e fragilità erogati attraverso il fondo sociale regionale (59 milioni nel 2022 e 55 milioni per ciascun anno del biennio successivo); Interventi per iniziative sperimentali a favore delle famiglie (circa 14 milioni nel 2022 e circa 10 milioni per ciascun anno del biennio); Interventi per i servizi prima infanzia - nidi gratis (6 milioni per ciascun anno del triennio); Interventi di sostegno alle famiglie in particolari condizioni di disagio in particolare per il sostegno ai genitori separati/divorziati con figli minori (1,8 milioni per ciascun anno del triennio); Interventi volti al sostegno della conciliazione famiglia lavoro (3 milioni nel triennio); Contributi per associazionismo (1,7 milioni per ciascun anno del triennio); Iniziative contro la povertà - interventi di recupero e distribuzione dei prodotti alimentari ai fini di solidarietà sociale (2 milioni nel 2022 e 1,3 milione per ciascun anno del biennio successivo); Interventi per il contrasto alla violenza di genere (2,6 milioni per il triennio); Contributi per interventi a favore delle famiglie per l'acquisto di strumenti tecnologicamente avanzati (2 milioni per ciascun anno del triennio); Contributi per l’inclusione scolastica dei disabili sensoriali (11,5 milioni per ciascun anno del triennio);
Azioni a favore delle persone con disabilità/non autosufficienza e delle famiglie per iniziative sperimentali, progetti e attività di informazione e formazione (10 milioni per ciascun anno del triennio). Fabbisogno abitativo e diritto alla casa. Contributo di solidarietà regionale previsto dalla nuova legge regionale relativa ai servizi abitativi destinato ai nuclei familiari in condizioni di indigenza o di temporanea difficoltà economica: 21,6 milioni per ciascun anno del triennio; Strumenti a favore del mantenimento dell’abitazione: 2,6 milioni per ciascun anno del triennio; Misure premiali sui canoni di locazione per gli inquilini delle ALER e per gli inquilini degli immobili ERP in regola con i pagamenti: 2,6 milioni per ciascun anno del triennio; Risorse correnti per garantire la sostenibilità del sistema Aler: 16,9 milioni nel triennio; Programmi di riqualificazione energetica del patrimonio Aler: circa 10 milioni nel 2021.
Politiche per il lavoro e la formazione professionale
Istruzione e diritto allo studio. Buono scuola: previsti 24 milioni per ciascun anno del triennio; Sostegno al reddito della dote scuola: previsti circa 15 milioni nel triennio; Diritto allo Studio Universitario: garantiti circa 37 milioni in ciascun anno del triennio; Percorsi triennali di Istruzione e Formazione Professionale: previsti circa 93 milioni nel 2022 e circa 88 milioni per ciascun anno del biennio successivo; Scuole dell’infanzia: previsti 22,3 milioni nel triennio; Assegni di studio a studenti meritevoli: 2 milioni per ciascun anno del triennio; Trasferimenti ai Comuni per servizi di integrazione scolastica alunni disabili: 22,2 milioni nel 2022 e 18,2 milioni per ciascun anno del biennio successivo; Cofinanziamento per i centri per l’impiego: 4 milioni per ciascun anno del triennio; Risorse di investimento per interventi su edifici scolastici e formativi: circa 55 milioni complessivi sul triennio; Nuovo Campus Università degli studi di Milano: circa 44 milioni nel triennio. Sviluppo economico e competitività – Agricoltura, politiche agroalimentari - Turismo.
Risorse destinate al cofinanziamento del PSR 2014-2020: 20 milioni nel 2022, 25 milioni nel 2023 e 25 milioni nel 2024; Contributi in conto capitale alle imprese per macchinari a minor impatto ambientale: 1 milione per ciascun anno del triennio; Contributi per lo sviluppo infrastrutturale dei consorzi di bonifica: 18 milioni nel biennio 2022-2023; Contributi per la manutenzione e messa in sicurezza nel settore forestale: 10 milioni nel biennio 2022-2023; Contributi per manutenzione straordinaria delle condotte e rete irrigua: 8 milioni nel biennio 2022 e 2023. Sviluppo economico e competitività. Interventi a favore del commercio: risorse in capitale per progetti di riqualificazione urbana e il sostegno nel settore del commercio per 3 milioni nel 2022; Contributi ed altri trasferimenti alle imprese, anche attraverso il sistema camerale: circa 31 milioni di risorse correnti e circa 84 milioni di risorse in capitale nel triennio; Iniziative e programmi di ricerca e innovazione: 3 milioni di risorse correnti e circa 5 milioni di risorse in capitale nel triennio, oltre che interventi ricompresi nel Programma ripresa economica per circa 88 milioni nel triennio; Per ciò che riguarda il sistema turistico lombardo, si segnalano risorse correnti per interventi finalizzati alla promozione del turismo per 23 milioni nel triennio, nonché risorse per interventi in capitale per circa 3,7 milioni nel triennio. Tutela e valorizzazione dei beni culturali, politiche giovanili, sport e tempo libero. Interventi specifici correnti a sostegno della valorizzazione del patrimonio, dello spettacolo, di attività e servizi culturali per un importo complessivo pari a circa 15 milioni in ciascun anno del triennio nonché risorse in capitale per circa 35 milioni nel triennio anche attraverso il fondo per la ripresa economica;
Circa 20 milioni circa di risorse correnti nel triennio per favorire la diffusione della pratica sportiva per tutti, anche attraverso lo strumento “Dote”; Garantiti 43 milioni nel triennio per la ristrutturazione e l’ampliamento degli impianti sportivi anche invernali, strutture alpinistiche e rifugi. Trasporti e diritto alla mobilità. Interventi per la viabilità e la mobilità ciclistica: (207,2 milioni nel 2022, 334,8 milioni nel 2023 e 233,6 milioni nel 2024); Cofinanziamento investimenti sulla rete ferroviaria in concessione e manutenzione straordinaria della rete Ferrovienord (129,3 milioni nel 2022, 258,8 milioni nel 2023, 134,6 milioni nel 2024); Rinnovo materiale rotabile ferroviario (113,4 milioni nel 2022, 152,4 milioni nel 2023, 222,4 milioni nel 2024); Acquisto autobus per rinnovo materiale rotabile: 40 milioni annui nel 2023 e nel 2024; Realizzazione metrotranvie, metropolitane e impianti a fune per TPL (31,1 milioni nel 2022, 20 milioni nel 2023 e 15,4 milioni nel 2024); Opere relative al demanio della navigazione interna e ai Navigli (16,8 milioni nel 2022, 10,1 milioni nel 2023 e 9 milioni nel 2024); Contratti di servizio ferroviari (171,5 milioni in ciascuno degli anni del triennio 2022/2024); Contributi per i servizi di trasporto pubblico locale (226,8 milioni nel 2022 e 226,4 milioni annui nel 2023 e 2024); Spese per il rilascio dei titoli di viaggio agevolati (23,5 milioni nel 2022 e 24,1 milioni in annui nel 2023 e 2024). Energia, fonti energetiche, Sviluppo sostenibile e tutela del territorio.
Contributi alla Provincia di Sondrio per interventi in materia di riduzione dell’inquinamento e valorizzazione delle fonti energetiche (circa 52 milioni di risorse in capitale nel triennio e 23 milioni di risorse correnti); Concorso al finanziamento delle comunità montane (10,5 milioni per ciascun anno del triennio); Sviluppo delle valli prealpine: 19 milioni nel triennio e 10 milioni nel biennio 2023-2024 attraverso il Fondo per la ripresa economica; Interventi speciali a favore della montagna: 35 milioni nel triennio nonché 15 milioni nel biennio 2022-2023 attraverso il Fondo per la ripresa economica; Tutela delle aree protette, parchi naturali protezione naturalistica e forestazione: circa 11 milioni per ciascun anno del triennio di risorse correnti, nonché risorse in capitale pari a circa 23 milioni nel triennio;
Tutela della qualità dell’aria (sostituzione veicoli inquinanti, contrasto al cambiamento climatico, infrastrutture per mobilità elettrica) circa 38 milioni nel triennio; Finanziamento dei Patti territoriali: 34 milioni nel triennio; Interventi di efficientamento energetico (sostituzione caldaie inquinanti, adeguamento impianti climatizzazione, impianti a fonti rinnovabili): circa 120 milioni nel triennio; Trattamento dei rifiuti e la rimozione dell’amianto: circa 27 milioni nel triennio; Incentivi per la rigenerazione urbana attraverso il fondo per la ripresa economica: 239 milioni nel triennio; Opere per Olimpiadi invernali 2026 (21,2 milioni nel 2022, 19,9 milioni nel 2023, 32,4 milioni nel 2024). Soccorso civile, ordine pubblico e sicurezza. Progetti di ordine pubblico, sicurezza urbana e polizia locale: 12 milioni nel triennio;
Pronto intervento e interventi in capitale a seguito di calamità: 7 milioni nel triennio; Sistema di protezione civile: circa 12 milioni per ciascun anno del triennio e circa 4 milioni di risorse in capitale nel triennio.
Anelli (Lega): "Grande attenzione nei confronti dei cittadini"
Così Roberto Anelli, Capogruppo della Lega al Pirellone, sull’approvazione del Bilancio di previsione 2022-2024, avvenuto oggi in Aula: "Un Bilancio di previsione che dimostra ancora una volta la grande attenzione che Regione Lombardia ha nei confronti delle esigenze dei cittadini. Partendo dal punto fermo di non aumentare assolutamente le tasse, siamo riusciti a potenziare i servizi alla popolazione e a stanziare ingenti cifre di risorse nostre, da affiancare a quelle del Pnrr, per investimenti in ogni provincia. Tutto questo, grazie ad una gestione oculata e virtuosa delle risorse regionali. Questa è la Lombardia: una grande regione capace di andare avanti anche nei periodi difficili e far fruttare le proprie potenzialità”.
“La Giunta regionale ha saputo muoversi nell’interesse dei cittadini e del territorio lombardo, cogliendo per prima le risorse provenienti dal Pnrr e riuscendo ad aggiungervi numerose risorse proprie – spiega Anelli – su quest’ultimo punto, va sottolineato come ancora una volta la giunta Fontana sia riuscita a varare una manovra di Bilancio in cui si riesce a contenere le spese di funzionamento dell’Ente, attraverso meccanismi virtuosi di efficientamento della struttura, liberando risorse da poter investire nelle politiche sul territorio. Tutto questo, inoltre, mantenendo e anzi migliorando il livello dei servizi erogati”.
“Capacità di cogliere le occasioni fornite dal Pnrr e gestione oculata delle proprie finanze sono gli ingredienti di questa manovra di Bilancio, che aumenta il livello dei servizi erogati e consente il finanziamento di centinaia di opere in ogni provincia lombarda. Governare e fare l’interesse dei cittadini significa fare questo: spendere di meno e dare di più. In Lombardia, è possibile” aggiunge il Capogruppo della Lega.
“Gli investimenti da realizzare l’anno prossimo, grazie sia ai contributi assegnati a Regione sia grazie a risorse proprie, verteranno in particolare sulle opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici, incluso adeguamento e miglioramento sismico, sulla prevenzione del rischio idrogeologico e tutela ambientale, sulla viabilità e trasporti, sull’edilizia sanitaria e sull’edilizia residenziale pubblica. Quindi su ricerca e innovazione per le imprese. Gli stanziamenti ammontano ad oltre un miliardo di euro, divisi in due voci rispettivamente da 565,40 e 467,70 milioni di euro” aggiunge Anelli.
Il voto contrario del Pd: "Lombardia in declino, la Lega non ha progetti"
“Lega e alleati hanno approvato un bilancio puntiforme, fatto di micro-interventi che non hanno un filo comune né un disegno di fondo. La Lombardia è in declino, la povertà e le diseguaglianze crescono, soprattutto a danno di giovani e donne, ma questa maggioranza non ha un piano per invertire la rotta. Le Regioni dovrebbero saper governare e programmare, affrontare i grandi temi: sono le cose che dovrebbe fare la Regione, ma questa maggioranza di centrodestra è senza prospettive e senza visione.” Così il capogruppo del Pd in Regione Lombardia Fabio Pizzul spiega il voto contrario del Partito Democratico al bilancio di previsione 2022-24 e relativa legge di stabilità.
Il discorso di Pizzul parte da alcune considerazioni sulla condizione economica e sociale della Lombardia, che illustra un lento declino che prosegue dal 2000 ad oggi. Prendendo dati del rapporto 2021 dell’ente di ricerca regionale Polis, più altri dati Svimez, il Pd ricorda che la Lombardia sta perdendo terreno in Europa e in Italia e che i lombardi sono più poveri di vent’anni fa. A farne le spese sono soprattutto giovani, donne e famiglie con figli minori.
Per reddito pro-capite, la ricca Lombardia è al 36° posto in Europa, avendo perso venti posizioni in venti anni.La povertà assoluta tra il 2005 e il 2019 è triplicata e nel 2020 è arrivata a sfiorare la media italiana.
I cosiddetti working poors, con stipendi che non bastano a vivere dignitosamente, sono quasi il 9%, e a farne le spese sono soprattutto donne e giovani. Le difficoltà dei giovani hanno ricadute sociali, come la denatalità: dal 2009 i nuovi nati sono diminuiti di oltre il 25%.
Anche sui dati economici ci sono indicatori allarmanti: la Lombardia è solo ottava in Italia per spesa in ricerca e sviluppo, addirittura penultima se consideriamo la componente pubblica.
In Lombardia cala la formazione permanente, soprattutto per le donne, e la banda ultralarga, fuori dalla città metropolitana di Milano e dalla provincia di Monza e Brianza, copre non più del 48% della popolazione.Tutto questo ha un costo: la Lombardia rimane la prima regione manifatturiera in Italia, ma vede una contrazione significativa delle attività industriali tra il 2011 e il 2019. Per valore aggiunto della produzione, inoltre, l’industria lombarda è solo settima in Italia.