"Meloni? Mai venuta a Milano e vuole i voti...": Sala fa infuriare tutto il centrodestra
Le parole del sindaco di Milano contro la presidente del consiglio e il fuoco di fila di Lega e FdI: "E' nervoso", "Faccia di bronzo", "Città nel degrado"
"Meloni? Mai venuta a Milano e vuole i voti...": Sala fa infuriare tutto il centrodestra
“Non sei mai venuta a Milano, e poi nel 2027 verrai a chiedere voti? Ma con che faccia?”. È un attacco diretto quello lanciato dal sindaco Giuseppe Sala nei confronti della premier Giorgia Meloni, durante l'evento del Partito Democratico dal titolo "Milano com'è cambiata con il centrosinistra. Cosa c'è ancora da fare per raccontare i nuovi bisogni di una città più attrattiva e giusta". Sala ha criticato duramente il governo e i rappresentanti della maggioranza, in particolare quelli eletti a Milano: “Ai ministri e sottosegretari milanesi dico che sono colpevoli. Colpevoli di non aver fatto un tubo per questa città”, ha affondato, riferendosi al percorso che porterà alle elezioni comunali del 2027.
Le repliche degli esponenti di Fratelli d'Italia alle parole di Sala
Alle parole del sindaco non si è fatta attendere la reazione di Fratelli d'Italia. Il deputato di Fratelli d’Italia Riccardo De Corato ha replicato parlando di “faccia di bronzo”: “L’unica faccia che vedo è quella del sindaco Sala, che ha l’ardire di attaccare Giorgia Meloni dopo aver aumentato delinquenza e insicurezza in città. Usa la Polizia Municipale solo per fare cassa con le multe, mentre il territorio è sempre più sguarnito e in mano a criminali e 'maranza'. Dopo due mandati ha fallito clamorosamente e non potrà nascondersi dietro polemiche false. I milanesi lo bocceranno e daranno fiducia al centrodestra”.
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Sulla stessa linea l’europarlamentare Carlo Fidanza, capodelegazione FdI a Bruxelles: “Sala spara a salve contro Meloni perché nervoso. Il suo gradimento è ai minimi, Milano è tornata contendibile. I milanesi non giudicheranno la premier per una passerella in più o in meno, ma per i risultati concreti ottenuti su occupazione, sicurezza, economia e immigrazione. E con la stessa concretezza giudicheranno anche i quindici disastrosi anni della sinistra alla guida della città”
"Giuseppe Sala ha attaccato in modo scomposto il Presidente Giorgia Meloni perdendo il suo aplomb. Probabilmente teme che i cittadini milanesi stanchi di una città che sta andando verso il degrado decidano di mettere un freno a questa situazione - così il sottosegretario FdI Paola Frassinetti -. Non sono certo attribuibili al governo le decisioni sbagliate che hanno cambiato volto al capoluogo lombardo. Sono invece convinta che l’azione positiva di questo esecutivo su temi come lavoro, istruzione, immigrazione possano essere determinanti per far si che il Centrodestra torni alla guida della città".
Salvini ricorda a Sala i 900 milioni per la M5
Il ministro dell'istruzione Giuseppe Valditara ha risposto elencando tutti gli interventi per le scuole milanesi resi possibili grazie agli stanziamenti messi a disposizione da questo Governo. Mentre il vicepremier Matteo Salvini ha commentato: “Il sindaco di Milano Giuseppe Sala dica chiaramente se conferma la presenza alla riunione già programmata per giovedì prossimo al Ministero per parlare del prolungamento della M5 che ha già ricevuto più di 900 milioni di finanziamento, che si aggiungono ad altri segnali concreti di attenzione per Milano che ha ottenuto 160 milioni per i Pinqua, 4 miliardi solo per opere ferroviarie, 7 miliardi per il trasporto rapido e le metropolitane e altri 715 milioni per opere pubbliche tra cui la riqualificazione di alcune caserme. Milano merita attenzione concreta e non posizioni ideologiche: attendo risposte dal sindaco”.