Dan John: l’eleganza italiana conquista nuovi mercati. La strategia di crescita raccontata da Giovanni Della Rocca
"Abbiamo portato un'idea di eleganza moderna in città dove il menswear era spesso polarizzato tra lusso e fast fashion", racconta Giovanni Della Rocca, co-founder di Dan John. L'intervista
Giovanni Della Rocca, co-founder di Dan John
Dan John: l’eleganza italiana conquista nuovi mercati. La strategia di crescita raccontata da Giovanni Della Rocca
Nel 2024 Dan John ha registrato una crescita del 19% e aperto 48 nuovi store, confermando la solidità di un modello che unisce stile, qualità e accessibilità. A raccontare questa traiettoria in costante ascesa è Giovanni Della Rocca, co-founder del brand italiano che punta su tre assi fondamentali: l’identità forte e riconoscibile di un’eleganza italiana moderna, una strategia di internazionalizzazione adattiva ma coerente e un impegno concreto nella sostenibilità. “Oggi il 67% della nostra collezione è realizzato con tessuti ecosostenibili – spiega – ed è un traguardo che i clienti percepiscono come valore reale, non come moda passeggera.” Con nuovi mercati all’orizzonte, da Panama alla Malesia, Dan John si prepara a esportare non solo abiti, ma un’intera visione dello stile. L'intervista
Il 2024 ha segnato un ulteriore rafforzamento del vostro modello di business, con una crescita del 19% del fatturato e l’apertura di 48 nuovi store. Quali sono stati i fattori chiave che hanno permesso a Dan John di distinguersi nel panorama menswear europeo e globale?
Il 2024 è stato un anno fondamentale per la nostra evoluzione, e questo risultato nasce da un insieme di elementi strategici su cui abbiamo lavorato fin dal primo giorno. Il nostro punto di forza è sempre stato offrire un prodotto dal forte contenuto stilistico, con una qualità elevata, un’emozione trasmessa in maniera forte e un giusto rapporto qualità/prezzo. Abbiamo portato un'idea di eleganza moderna in città dove il menswear era spesso polarizzato tra lusso e fast fashion. Inoltre, la nostra capacità di essere rapidi nell’apertura di nuovi punti vendita, senza mai perdere coerenza identitaria, ci ha permesso di consolidare la presenza in Europa e cominciare a esplorare il mercato globale. Infine, una grande attenzione al cliente e un’identità di brand ben definita, che comunica italianità, stile e affidabilità, sono state determinanti.
Tra le vostre priorità c’è un’espansione internazionale ambiziosa che punta a nuovi mercati tra cui Malesia e Panama. Come affrontate le sfide di portare il brand Dan John in contesti culturali e commerciali così diversi?
Ogni nuovo mercato rappresenta per noi una sfida ma anche un’opportunità straordinaria di crescita culturale e imprenditoriale. La nostra strategia si basa sull’ascolto e sull’adattamento, senza mai snaturare l’anima del brand. In Malesia e Panama, per esempio, abbiamo lavorato in partnership con realtà locali che conoscono profondamente il tessuto sociale e commerciale. Questo ci ha permesso di adattare l’offerta, mantenendo l’eleganza e lo stile Dan John, ma rispettando gusti, abitudini e stagionalità locali. Inoltre, il nostro team di sviluppo internazionale è molto attento alla comunicazione e al visual merchandising, perché sappiamo che in ogni cultura il modo di raccontare un brand può fare la differenza.
La sostenibilità è ormai parte integrante del vostro sviluppo: in che modo la scelta di materiali responsabili come Cotton Made in Africa e tessuti riciclati sta influenzando l’identità e la percezione del brand?
La sostenibilità non è più un’opzione, è un dovere. Per noi non si tratta solo di un impegno etico, ma di una leva di innovazione e di valore. L’introduzione di materiali come il Cotton Made in Africa o l’utilizzo crescente di tessuti riciclati ci permette di proporre capi che rispettano l’ambiente e che raccontano una storia positiva anche a chi li indossa. Oggi possiamo dire con orgoglio che il 67% della nostra collezione è realizzato con tessuti ecosostenibili, un traguardo importante che testimonia il nostro impegno concreto verso una moda più responsabile. Questa scelta sta rafforzando la nostra identità come brand consapevole, capace di coniugare stile e responsabilità. I nostri clienti, soprattutto i più giovani, riconoscono e apprezzano questa coerenza, e questo si traduce in una fedeltà sempre maggiore al marchio.
Avete investito molto nella trasformazione digitale e omnicanale. Qual è la visione a lungo termine per l’e-commerce e come intendete migliorare ulteriormente l’esperienza del cliente tra fisico e digitale?
La visione è chiara: vogliamo offrire un’esperienza senza soluzione di continuità tra fisico e digitale. Il cliente oggi è fluido, entra in contatto con il brand da più canali e si aspetta coerenza, velocità e personalizzazione. Abbiamo investito in una piattaforma e-commerce più performante e a lungo termine, puntiamo su un'esperienza sempre più personalizzata, guidata dall’intelligenza artificiale e dall’analisi dei dati, ma senza perdere il nostro tocco umano, che è ciò che rende Dan John una vera esperienza italiana, prima ancora che un brand di moda.