MFW: una giornata intensa tra poesia, heritage e nuove visioni
Milano Fashion Week: undici sfilate che raccontano il futuro della moda italiana e internazionale
MFW: una giornata intensa tra poesia, heritage e nuove visioni
Ieri è stato uno dei giorni più densi e significativi della Milano Fashion Week, una vero e proprio maratona di stile che ha portato il pubblico dalle atmosfere fiabesche del mattino fino all’energia underground della sera. Undici sfilate, una dopo l’altra, hanno raccontato in modi diversi il futuro della moda italiana e internazionale, con linguaggi che oscillano tra tradizione artigianale, innovazione materica e ricerca identitaria.
Luisa Beccaria: poesia mattutina
La giornata si è aperta con la collezione di Luisa Beccaria in Corso Venezia, una cornice che da sempre si sposa perfettamente con il romanticismo del brand. In passerella abiti leggeri come petali, trasparenze, sete e tulle che evocano giardini immaginari e atmosfere sospese. I colori pastello dominano, con sfumature che richiamano l’alba: rosa cipria, lavanda, celeste polvere. Un inizio di giornata all’insegna della delicatezza e della femminilità.
Jil Sander: il minimalismo che diventa forza
Alle 10:30 è stata la volta di Jil Sander, marchio che da sempre porta avanti un’estetica minimalista ma mai banale. La collezione ha giocato su linee pulite, proporzioni calibrate e un uso misurato ma deciso del colore. Il bianco e il nero dominano, intervallati da tocchi di blu e verde bosco. L’atmosfera è stata di assoluta modernità: abiti-scultura, completi sartoriali fluidi e un’idea di eleganza urbana che parla di indipendenza e rigore.
Daniela Gregis: artigianato poetico
Alle 11:30, nella suggestiva via Villa Mirabello, Daniela Gregis ha riportato il pubblico nel suo mondo fatto di manualità, tradizione e poesia. Le sue creazioni hanno un’anima unica, quasi teatrale: tessuti naturali, lino e cotone dipinti a mano, abiti che sembrano tele da indossare. La sfilata è stata un omaggio alla libertà creativa e alla moda come gesto artistico, più che come semplice prodotto.
Antonio Marras: narrazione e teatro
A metà giornata, alle 12:30, Antonio Marras ha trasformato Viale Molise in un vero e proprio palcoscenico. Il designer sardo porta sempre in passerella il gusto del racconto: i suoi abiti parlano di luoghi, ricordi e radici culturali. Patchwork, stampe, ricami e contrasti cromatici hanno dato vita a una collezione ricca e stratificata, con un forte senso teatrale. Marras non veste solo corpi, ma storie.
Fendi: geometrie e colore
Il pomeriggio si è aperto con uno dei momenti più attesi: la sfilata di Fendi alle 14:00 in via Solari. Il brand ha proposto un’esplosione di colore e geometrie, unendo tradizione e modernità. Stampe floreali accostate a motivi grafici, silhouette fluide che dialogano con volumi architettonici, borse iconiche rivisitate con tocchi inediti. È stata una celebrazione della creatività e della forza visiva, con un impatto immediato e vibrante.
Vivetta: leggerezza e ironia
Alle 15:00 è arrivato il turno di Vivetta, che ha portato il suo inconfondibile stile fatto di ironia e leggerezza. In passerella abiti giocosi, stampe eccentriche, dettagli che flirtano con il surrealismo. Una moda che non si prende troppo sul serio, ma che conquista per freschezza e originalità. È il piacere del vestire come gioco e libertà.
Missoni: il valore dell’heritage
Alle 16:00, Missoni ha celebrato ancora una volta il suo patrimonio unico: la maglieria. Le iconiche lavorazioni si sono presentate in chiave contemporanea, con motivi zig-zag e intrecci grafici ripensati in palette calde e sofisticate. La collezione ha parlato di continuità e innovazione: da un lato la forza dell’identità storica, dall’altro la capacità di rinnovarsi costantemente.
Onitsuka Tiger: sport e metropoli
Alle 17:00, in via Sammartini, Onitsuka Tiger ha portato l’energia dello streetwear giapponese. La collezione ha unito funzionalità sportiva e dettagli couture, in un mix che parla ai giovani e alle metropoli globali. Sneakers, giacche tecniche, layering audaci e materiali high-tech hanno dato vita a una sfilata dinamica, pulsante come la città.
N.21: sensualità contemporanea
Alle 18:00, N.21 di Alessandro Dell’Acqua ha proposto la sua cifra estetica fatta di sensualità trattenuta e dettagli sottili. Tessuti trasparenti, tagli sartoriali essenziali, colori neutri arricchiti da inserti metallici. È stata una sfilata elegante, seducente e al tempo stesso concreta, con una femminilità che non ha bisogno di gridare per imporsi.
Etro: un viaggio tra culture
Alle 19:00 è stata la volta di Etro, che ha giocato con il suo DNA fatto di stampe paisley e suggestioni etniche. La collezione ha celebrato il viaggio e l’incontro tra culture: motivi naturali, tessuti leggeri, accostamenti audaci di colori. Il risultato è stato un inno alla libertà e alla contaminazione, in cui la tradizione dialoga con il mondo contemporaneo.
KNWLS: energia underground
A chiudere la lunga giornata, alle 20:00, lo show di KNWLS in via Tortona. L’estetica è stata decisa, urbana, quasi notturna. Abiti audaci, tagli asimmetrici, pelle e dettagli metallici hanno dato vita a un’atmosfera di ribellione e indipendenza. È stata la chiusura perfetta: un finale potente, che ha lasciato nell’aria l’energia delle sottoculture e della strada.
Oggi aprire la giornata sarà Max Mara alle 9:30 in via Piranesi, con il suo stile inconfondibile che mescola eleganza e funzionalità. Subito dopo, alle 10:30, spazio alla femminilità sofisticata di Genny, che in via Mecenate presenterà la sua nuova visione per la prossima stagione.
Alle 11:30 toccherà a Boss, in via Cosenza, portare in passerella il suo concetto di sartorialità contemporanea, mentre alle 12:30 Anteprima proporrà la sua cifra stilistica raffinata nella cornice di via San Luca. Dopo la pausa pranzo, l’attesa si concentrerà alle 14:00 su Prada, che in via Lorenzini è pronta come sempre a dettare il passo delle tendenze con una collezione che non mancherà di sorprendere.
Il pomeriggio proseguirà con un doppio appuntamento firmato Emporio Armani alle 15:00 e alle 16:00, entrambi in via Bergognone, per offrire una visione completa del mondo Armani tra modernità e coerenza stilistica. Alle 17:00 sarà la volta di Moschino, che in via Olona accenderà la scena con il suo spirito ironico e irriverente.
La giornata continuerà alle 18:00 con MM6 Maison Margiela, che in via Manzoni proporrà la sua rilettura concettuale e sperimentale del guardaroba contemporaneo. Alle 19:00, in via Sirtori, sarà il turno di Francesco Murano, giovane talento che negli ultimi anni ha saputo conquistare attenzione con le sue linee innovative. A chiudere la lunga maratona ci penserà alle 20:00 Roberto Cavalli, con la sua estetica sensuale e decisa, per un finale dal forte impatto scenico