Milano, in arrivo i primi 60 rifugiati dall'Afghanistan

Si tratta di otto dottoresse della Fondazione Veronesi che sono riuscite a scappare da Herat e una ventina di collaboratori dell’ambasciata italiana a Kabul

Milano
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Milano, in arrivo i primi 60 rifugiati dall'Afghanistan

Dopo la mobilitazione dei giorni scorsi da parte del Comune di Milano, del terzo settore e della Prefettura sono in arrivo in queste ore una sessantina di afgani che scappano dal loro Paese. Si tratta  - come riporta Repubblica - di otto dottoresse della Fondazione Veronesi che sono riuscite a scappare da Herat insieme alle loro famiglie e una ventina di collaboratori dell’ambasciata italiana a Kabul. 

Appena atterrati in Italia verranno tutti sottoposti ai necessari controlli medici, anche in ragione dell'emergenza Covid, a partire dal tampone e da una quarantena preventiva. Successivamente si darà seguito al piano di "smistamento" nei diversi centri d'accoglienza che si stanno individuando in queste ore.

Il sindaco Sala aveva annunciato l'arrivo in città di "alcune decine di cittadini afghani (con le proprie famiglie) che hanno collaborato con le Forze Armate, con l'Ambasciata italiana e con l'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo in Afghanistan. Il Comune, su richiesta della Prefettura di Milano e in collaborazione con gli Enti del Terzo settore (già oggi sono impegnati nei Centri di Accoglienza Straordinaria) sta individuando e verificando gli spazi adeguati, che non possono essere improvvisati perché devono essere dotati dei servizi minimi adeguati per l’accoglienza di nuclei familiari".

 

 

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