Milano, Sala e la Scala: Gergiev condanni l'intervento russo

Sala e Meyer: "Siamo pronti a rinunciare alla collaborazione con il direttore d'orchestra russo se non prenderà una posizione contro l'invasione"

Una scena de La Dama di Picche (ph. Brescia e Amisano, copyright Teatro alla Scala)
Milano
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Ucraina: Sala, "Gergiev condanni guerra o con la Scala chiude"

Se il direttore d'orchestra russo, Valery Gergiev, al Teatro alla Scala per dirigere La Dama di Picche, non dovesse "prendere una posizione precisa contro l'invasione" dell'Ucraina da parte della Russia, la Scala di Milano sarebbe pronta a "interrompere la collaborazione" con l'artista, sempre considerato in buoni rapporti con Putin. Lo ha detto il sindaco di Milano, Beppe Sala, durante un incontro con i cronisti a Palazzo Marino. "Valery Gergev ha piu' volte dichiarato la sua vicinanza a Vladimir Putin. D'accordo con il sovrintente - ha aggiunto - gli abbiamo chiesto di prendere una posizione precisa contro l'invasione". "Nel caso non lo facesse siamo pronti a rinunciare alla collaborazione, se non prendera' una posizione contro l'invasione stasera La dama di picche non si terra' o si terra' con un altro maestro". 

Ucraina: Scala chiede a Gergiev di prendere posizione

Un intervento a favore di una risoluzione pacifica del conflitto in Ucraina. E' la richiesta contenuta in una lettera indirizzata al direttore d'orchestra russo Valerij Gergiev dal sovrintendente del teatro alla Scala di Milano Dominique Meyer, concordata con il sindaco di Milano. Dopo l'attacco di questa notte da parte dell'esercito russo all'Ucraina, il sindaco questa mattina ha detto chiaramente che se Gergiev, non prende posizione sono disposti a chiudere la sua collaborazione con il Piermarini, dove questa sera e' atteso sul palco per dirigere la Dama di Picche. In mattinata poi la lettera di Meyer per chiedere a Gergiev una dichiarazione in cui auspica una risoluzione pacifica. Il teatro attende una sua risposta. Nel caso di un diniego, come ha anticipato Sala, si cerchera' un sostituto per le prossime rappresentazioni dell'opera.