Morgan a processo per stalking: la ex Angelica Schiatti rifiuta il risarcimento di 100mila euro
Stalking e diffamazione aggravata: l'ex fidanzata di Morgan, Angelica Schiatti, rifiuta di ritirare la querela
Morgan e Angelica Schiatti
Rifiutato il risarcimento di 100.000 euro di Morgan per l'ex fidanzata Angelica Schiatti: il processo continuerà
Morgan, pseudonimo di Marco Castoldi, è a processo dal 2020 dopo che l'ex fidanzata Angelica Schiatti lo aveva colpito con delle accuse pesanti incentrate sul suo comportamento dopo la separazione e nel corso dell'ultima udienza nel Tribunale di Lecco aveva provato a uscire da questa situazione spinosa mediante un assegno di 100mila euro indirizzato alla musicista di Merate, la quale, però, ha deciso di rifiutare l'offerta con un chiaro obiettivo in mente: andare fino in fondo alla questione.
Le accuse di stalking e diffamazione contro Morgan
Il famoso cantautore deve rispondere di atti persecutori e diffamazione aggravata verso Angelica Schiatti, sua fidanzata fino al 2019 che, nell'ambito del procedimento a carico di Morgan, lo accusa di aver inviato numerosi messaggi e telefonate intimidatorie nelle quali il cantante minacciava di pubblicare video erotici dell'ex partner, di aver invitato messaggi altamente denigratori e volgari in una chat di gruppo chiamata "InArteMorgan", di aver contattato la madre della Schiatti, accusandola di star manipolando la figlia e infine Morgan è stato accusato di aver inviato messaggi alle amiche della musicista nei quali sosteneva che lei stesse tradendo il suo nuovo fidanzato, Calcutta, una questione evidentemente delicata per Morgan che è anche accusato di aver ingaggiato due persone per seguire Calcutta e Schiatti, ottenendio così delle fotografia delle loro abitazioni a Milano e Bologna.
Il risarcimento
Il rifiuto dell'offerta di 100mila euro non è il primo rifiuto di un indennizzo da parte della cantante: già nel settembre 2024, infatti, un risarcimento di 15mila euro era stato rifiutato dalla Schiatti e dal suo team legale, il quale sostiene che un accordo fosse possibile solamente sui 150mila euro. La nuova cifra, anche se più vicina a quanto pattuito, è stata comunque giudicata insufficiente e pertanto per adesso si prosegue con il procedimento ordinario, nell'ambito di un processo dove Morgan si è definito come "vittima di un tribunale del popolo", ma in cui ha anche ammesso i suoi comportamenti passati, sostenendo che fossero figli di un periodo complicato a cui si sommavano problemi di tossicodipendenza.