Palamara: "Nomina del Procuratore di Milano? Dipenderà dagli accordi"

Secondo Palamara affinché le nomine avvengano sul merito e non da accordi l'unica possibilità è il sorteggio

Luca Palamara
Milano
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Palamara: solo il sorteggio ostacola gli accordi fra correnti per le nomine

"Nei prossimi giorni dovrebbe arrivare la fumata bianca. Per sapere chi vincerà bisognerà aspettare in queste ore quali saranno gli accordi che hanno presiedute, e che presiedono, alle nomine. Il tema è che ci sono delle nomine molto importanti, Milano è uno degli uffici giudiziari più importanti". Così Luca Palamara ha risposto a una domanda sulla nomina del procuratore di Milano, all'ordine del giorno del plenum del Csm di mercoledì, nel corso di un dibattito durante l'incontro "Tempo di dignità e di pace - La dignità come pietra angolare del nostro impegno", che chiude la rassegna primaverile di Direzione Nord, organizzato dall'Associazione Amici delle Stelline e da Inrete con il patrocinio della Fondazione Stelline e la Media Partnership dell'agenzia Adnkronos e di true-news.it.

Palamara e le correnti per le nomine

"Tre anni fa si è voluto dare una rappresentazione demoniaca, il fatto che in prossimità delle nomine le correnti interloquissero tra di loro e cercassero una sponda con la politica - ha detto riferendosi al caso esploso in occasione della nomina del procuratore di Roma, con le intercettazioni effettuate all'hotel Champagne attraverso il trojan nel suo cellulare - Il problema è che ha funzionato sempre così e questo a cosa ha portato? E' accaduto che dovessero esserci necessariamente degli accordi, ma mentre all'inizio di questa consiliatura del Csm c'era stata una sorta di indicazione che la magistratura dovesse essere governata da un accordo tra il centro e la destra della magistratura, quelle vicende hanno creato un ribaltamento, la minoranza ora è maggioranza, e quindi il baricentro si è spostato verso un'alleanza tra il centro e la sinistra".

"Nella sostanza i problemi di ieri sono quelli di oggi, tante nomine sono state annullate dal Tar e dal Consiglio di Stato e hanno riproposto le stesse problematiche, in virtù degli accordi. Il problema è strutturale e se vogliamo fare che le nomine avvengano solo sul merito - ha concluso Palamara- l'unica riforma è il sorteggio, che spezza il meccanismo interno delle correnti, non c'è legge elettorale che tenga, nemmeno il sorteggio dei collegi".