Salario minimo per i lavoratori del Comune: via libera a Milano

Con 23 voti favorevoli il Consiglio comunale ha approvato l'odg per il salario minimo ai lavoratori del Comune

Redazione
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Milano

Salario minimo per i lavoratori del Comune: via libera a Milano

Con 23 voti favorevoli il Consiglio comunale ha approvato l’ordine del giorno, presentato dal consigliere del Partito Democratico Daniele Nahum, col quale si chiede il salario minimo per i lavoratori del comune. Un voto contrario, 7 gli astenuti. “Chi deve far funzionare questa macchina – ha detto Nahum – deve essere pagato adeguatamente. Questo ordine del giorno impegna il sindaco e giunta a fare propria la direttiva europea, che chiede agli stati di avere un criterio di salario minimo per i suoi lavoratori. Vogliamo anche sollecitare il Parlamento affinché venga approvato in tempistiche brevi una legge sul salario minimo”. “Il tema dei salari è un tema che deve essere centrale, anche per rispetto di chi lavora nel nostro comune. E anche per dire alle cooperative che devono smetterla di fare bandi al ribasso. Il lavoro deve essere pagato e in modo congruo”.

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“Nella Milano di sinistra da 13 anni siamo ancora a parlare di diritti minimi” ha detto il capogruppo di Fratelli d’Italia Riccardo Truppo, chiedendo che fosse tolto dal testo la sollecitazione al Parlamento. “Quel punto è pura polemica politica – ha spiegato Truppo – e chiediamo di sostituirlo con un punto che prevede di riconoscere il ticket pranzo per i dipendenti del comune”. “Se voi inserite anche questa possibilità dei dipendenti del comune per ticket pranzo – ha aggiunto Truppo – allora vedremo di votare questo provvedimento. Altrimenti sarà la soluta carta inutile”. “Dobbiamo proteggere i lavoratori ad avere una dignità lavorativa perché il comune di Milano non lo consente” ha detto il consigliere della Lega Samuele Piscina. “Questo ordine del giorno va a toccare proprio i bandi al ribasso – ha spiegato Nahum – e non accettiamo le modifiche richieste perché va sollecitato il Parlamento”.