Saldini, l'uomo che ha osato l'impensabile: arrivare in orario con le opere di Milano-Cortina
Fabio Massimo Saldini, commissario di Simico, ha incrinato la retorica frignona del non ce la facciamo, del “è tutto uno schifo”. E troppi pochi lo stanno ringraziando per questo. Il ritratto
Massimo Fabio Saldini (Simico)
Saldini, l'uomo che ha osato l'impensabile: arrivare in orario con le opere di Milano-Cortina
Olimpiadi Milano Cortina 2026: è interessante notare che - esattamente come fu con Expo - centinaia di pezzi giornalistici sono stati dedicati al fatto che le varie infrastrutture non sarebbero venute pronte, e in particolare la pista del bob. Poi però quando uno come Fabio Massimo Saldini, commissario della Simico (la società che presiede alla realizzazione delle varie opere), ce la fa, nessuno (o pochissimi) gliene rendono merito. Grandi servitori dello Stato a cui nessuno dice grazie. E allora lo raccontiamo noi, chi è Saldini.
E dunque, chi è costui? Chi è questo Saldini che ha osato fare l’impensabile: arrivare in orario con le opere? Questo Saldini che ha incrinato la retorica frignona del non ce la facciamo, del “è tutto uno schifo” eccetera eccetera? Io lo conosco da talmente tanti anni che non ricordo manco più quando ci siamo incontrati. Forse è stato quando lavorava in Serravalle Engineering. Per capire Saldini bisogna comprenderne il carattere e i valori più profondi. Il primo è un forte understatement. Difficilmente parla, e quando lo fa, sorride poco. E’ molto serio, impostato. Gli piacciono i numeri e la precisione. E’ un uomo che ha un culto per la documentazione. L’archivio è importante, lo sanno tutte le persone intelligenti.
Saldini: segaligno, magrissimo, tenace: un ultramaratoneta
Segaligno, magrissimo, è persona tenace. Per dirne una: può correre (letteralmente!) per oltre 100 chilometri, che sono praticamente due maratone e un pezzo. Per fare 100 chilometri di corsa (ce ne sono altri, di pazzi, che fanno quello sport, tipo Umberto Ambrosoli), bisogna essere pronti a mettere in gioco ogni stilla di resistenza del proprio corpo e della propria mente. Chi lo ha voluto alla Simico? C’è un nome e c’è un cognome, ed è uno dei protagonisti di molte cose che atterrano sul territorio lombardo: Alessandro Morelli, sottosegretario leghista con delega al Cipess. E’ Morelli che individua in quell’architetto tenace il riparatore dei guasti, e dei ritardi!, del predecessore. Uno che sul palco sorride poco e parla lentamente, misurato, il Saldini. Ma che è capace di grandi abbracci per chi stima e chi rispetta.