Sanità lombarda, da gennaio Humanitas non assisterà più i malati cronici

Pazienti cronici, dietrofront Humanitas: il servizio di gestione del “percorso pazienti cronici” proseguirà

Gianfelice Rocca, presidente dell'istituto clinico Humanitas
Milano
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Sanità lombarda, da gennaio Humanitas non seguirà più i cronici

L'Humanitas esce dalla rete dei centri lombardi dedicati alla gestione dei pazienti cronici. L'annuncio è sul sito del gruppo ospedaliero, in cui si specifica che saranno garantire soltanto "le visite e gli esami prescritti e prenotati prima del 31 dicembre, per tutto il 2022". I pazienti con cronicità che facevano riferimento all'Humanitas dovranno rivolgersi, quindi, dal  31 dicembre, a un altro centro per l'organizzazione del percorso terapeutico.

Tra i primi a commentare negativamente la notizia il consigliere regionale M5S Gregorio Mammì che parla di una  "decisione molto grave perché lascia migliaia di pazienti senza un punto di riferimento importante". Una scelta che secondo il pentastellato sarebbe anche in contrasto con i principi ribaditi nella revisione della legge Maroni: "Se il pubblico e il privato hanno gli stessi diritti e doveri, come mai un'azienda privata può decidere di non effettuare più un servizio per i pazienti cronici che in Lombardia sono 3,5 milioni?", si chiede Mammì. Per avere chiarimenti dalla giunta il consigliere annuncia di aver depositato un'interrogazione al Pirellone. "Ciò che è appena avvenuto- conclude- è la prova tangibile dei limiti di una riforma sanitaria che equipara i diritti tra chi ha come mission la salute pubblica e chi invece pensa solo al ritorno economico delle prestazioni sanitarie".

Pazienti cronici, dietrofront Humanitas. Mammì (M5S): «La tutela della salute non può essere basata sulla convenienza economica, per questo ci batteremo contro la riforma sanitaria Fontana-Moratti»

"Quanto accaduto ieri ai pazienti cronici assistiti da Humanitas - sottolinea il consigliere regionale M5S Gregorio Mammì - è l’esempio pratico di cosa può accadere quando si decide di basare il modello sanitario sul profitto. Questo è uno dei motivi per cui continueremo ad opporci alla riforma Fontana-Moratti, che invece di programmare l’erogazione delle prestazioni sulla base delle necessità dei cittadini le programma in base al profitto dei gruppi privati. È evidente che le strutture pubbliche abbiano come unico obiettivo la salute dei pazienti anche quando è economicamente sconveniente, mentre il privato ragiona in termini di ottimizzazione dei profitti. Così, può accadere che dalla sera alla mattina intere categorie di pazienti vengano “scaricate”, poiché le loro patologie sono poco remunerative o, semplicemente, per strappare nuovi accordi economici.Lo abbiamo già vissuto in pandemia, quando è stato necessario un accordo prima di poter utilizzare le strutture dei privati - e le loro “lussuose stanze” (cit.) – per assistere i nostri concittadini.La riforma del centrodestra è esattamente ciò che serve ai privati per poter essere indispensabili, e questo ci spaventa moltissimo. La comunicazione di Humanitas, difatti, parla di un “servizio gestione (…) che proseguirà regolarmente per il 2022, in attesa di ulteriori accordi con le autorità competenti” un messaggio scandaloso, che fa capire come la decisione di curare o non curare un cittadino potrebbe basarsi esclusivamente su criteri di convenienza economica» conclude Mammì.


RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO 

Humanitas comunica che il servizio di gestione del “percorso pazienti cronici” proseguirà regolarmente anche per il 2022, in attesa di ulteriori accordi con le Autorità competenti. Humanitas si scusa con i pazienti per la precedente comunicazione.