Sesto San Giovanni e il progetto della sinistra: tutti divisi contro la destra

In vista delle prossime elezioni comunali, Di Stefano rischia di trovarsi di fronte almeno quattro candidati sindaci alternativi e in competizione tra loro

di Fabio Massa
Roberto Di Stefano
Milano
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Sesto San Giovanni: caso in vista delle prossime elezioni del sindaco

Forse non sarà una passeggiata, ma di certo il centrosinistra non sembra voler rendere molto arduo il percorso di riconferma di Roberto Di Stefano, attuale sindaco di Sesto San Giovanni. L'esponente di centrodestra, infatti, rischia di trovarsi di fronte quattro (o forse più) candidati sindaci alternativi e in competizione tra loro. E il caos regna sovrano soprattutto intorno al Partito Democratico, dopo che la segreteria metropolitana ha chiesto una pausa nel percorso che avrebbe portato, già tra poche settimane, alle primarie con una coalizione però assai più "stretta" di quella vista a Milano l'autunno scorso.  Attualmente infatti insieme al Pd ci sarebbero Sinistra Italiana, Articolo 1 e Verdi. Mancano all'appello i centristi di Italia Viva e Azione e pure il Movimento 5 Stelle, che se a Milano ha corso da solo per evidenti motivi elettorali (avrebbe fatto perdere più voti di quanti ne avrebbe fatti guadagnare), a Sesto potrebbe trovare una convergenza.

Sesto San Giovanni: chi sono i possibili candidati

Tutti insieme contro Di Stefano, quindi? Macché. Tutto il contrario, in una sorta di "modello Sala" ma all'inverso, con una ridda di candidati sindaci sondati e scartati, o sondati e non disponibili. Come nel caso di Fabio Terragni, volto notissimo di Sesto San Giovanni, stimato da destra e da sinistra, che sta subendo un corteggiamento serrato, ma che continua a dire agli amici che no, non è disponibile, perché è già stato assessore oltre 25 anni fa e che vuole fare altro. Pare che qualcuno abbia sondato anche Antonio La Torre, l'artefice dei successi dell'atletica culminato con la vittoria di Marsell Jacobs nei 100 metri alle ultime Olimpiadi. Sestese d'adozione, non era difficile incontrarlo sui sentieri del Parco Nord oppure affacciarsi sulla pista Dordoni. Tuttavia, come è comprensibile, pare non sia disponibile.

Chi pare sia disponibile è Umberto Leo, sponsorizzato soprattutto dal capogruppo in consiglio Lombardo. Giorgio Oldrini, ex sindaco, ha smentito ad Affaritaliani.it Milano il fatto di considerare "invisa" la sua candidatura. Una parte del Pd vede poi con molto favore la lista civica di Alberto Bruno, attualmente in campo come candidato sindaco. Bruno è un funzionario della Protezione civile in Regione Lombardia. C'è poi, già in campo, Michele Foggetta, 36 anni, candidato da oltre 100 firme di sestesi.

Sesto San Giovanni: la posizione del Movimento 5 Stelle

In tutto questo non si sa ancora che cosa farà il Movimento 5 Stelle, che pare non voglia il percorso di primarie (ma è una voce che non trova conferme), e soprattutto l'avvocato Giampaolo Caponi, già candidato alle scorse elezioni con la lista "Sesto nel cuore", poi alleato in giunta di Roberto Di Stefano e ora suo più acerrimo nemico con tanto di denuncia di un nuovo sistema Sesto e carte bollate.

Di certo c'è uno scontro in atto tra la dirigenza del Pd locale e quello metropolitano. Non è una notizia nuova: già nel 2021 era stato richiesto il commissariamento del Pd sestese, senza esiti. Il punto è l'interpretazione della sconfitta di cinque anni fa: per la vecchia guardia è stata il frutto della discesa in campo di Caponi, per altri invece il segno di una debolezza figlia di una politica ormai distante dalla gente.

fabio.massa@affaritaliani.it