Sicurezza, Bestetti (FdI): "Sala? La teoria del complotto politico è ridicola"

Marco Bestetti (FdI): "Il sindaco Sala vive la sindrome da accerchiamento, ma quando ce l'hanno tutti con te il problema non sono gli altri, sei tu"

di Nicolò Rubeis
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Marco Bestetti
Milano

Sicurezza, Bestetti (FdI): "Sala? La teoria del complotto politico è ridicola"

"La teoria del complotto politico è ridicola. Il sindaco Sala vive la sindrome da accerchiamento, ma quando ce l'hanno tutti con te il problema non sono gli altri, sei tu". Il consigliere comunale e regionale di Fratelli d'Italia, Marco Bestetti, risponde così allo sfogo del sindaco, che ha parlato di un "evidente campagna politico-mediatica" contro Milano sul tema sicurezza. Sala, sui propri social, ha postato i dati in calo sugli omicidi volontari in città. "Ma se lui si accontenta che non volino pallottole per strada, noi vogliamo sicuramente di più" aggiunge Bestetti in un'intervista ad Affaritaliani.it Milano, annunciando di aver formalizzato la richiesta di audizione in commissione del delegato nominato dal sindaco per la sicurezza Franco Gabrielli.

Bestetti, Sala parla di una campagna mediatica e politica contro la città.
Intende forse dire che anche il ferrarista Sainz, Flavio Briatore, la Casalegno, Carlo Verdone e la Ferragni sono complici del centrodestra? Siamo seri. Sala vive la sindrome da accerchiamento. Il sindaco è visibilmente stanco, svogliato e confuso. Non lo biasimo, con la maggioranza sgangherata che si ritrova. Ma sulla sicurezza non può permettersi di lavarsene le mani dicendo che ha solo il 20% delle responsabilità.

Il centrosinistra dice che il governo non si sta impegnando sull'argomento.
Innanzitutto il governo Meloni gli ha già mandato più di 200 agenti. Poi il sindaco partecipa tutte le settimane al Comitato per l’ordine e la sicurezza con Prefetto e Questore. Siamo al 'non c’ero e se c’ero dormivo'. Sala oggi è completamente nel pallone. Le difficoltà di ordinaria amministrazione non riesce proprio a sopportarle e le vive come attacchi personali. Ogni settimana se la prende a turno con qualcuno attribuendogli responsabilità dei problemi che lui sta vivendo. Ma anche se la sua ricandidatura è stata un ripiego, nessuno lo ha obbligato a fare il sindaco.

Lui risponde citando il calo degli omicidi. Cosa ne pensa?
Citare il dato sul calo degli omicidi volontari per evidenziare che non si rischia di morire ammazzati in strada mi preoccupa molto. Il termine di paragone del sindaco è forse qualche città sudamericana? Milano è la capitale italiana dei reati, soprattutto predatori, quelli più odiosi e temuti dai cittadini, a cominciare da donne e anziani. Negli ultimi due anni le rapine sono aumentate del 64% e i furti con strappo del 50%. Se il sindaco si accontenta che non volino pallottole per strada, noi vogliamo sicuramente di più, per garantire ai nostri cittadini di vivere serenamente, senza rapine o aggressioni pressoché quotidiane.

Quindi non è solo un problema di percezione?
C'è un problema vissuto, e non percepito, di reati come rapine, furti e aggressioni che galoppano. Ma la risposta su Instagram del sindaco è la prova di come sia scollato dalla realtà. Davanti a questi reati replichi con gli omicidi volontari? Faccio un appello anche a chi lo consiglia... i cittadini non hanno paura di essere uccisi con il mitra quando escono di casa, semmai temono le risse, le borseggiatrici e le guerriglie tra baby gang.

Cosa si aspetta dall'eventuale audizione di Gabrielli?
Trovo paradossale che a fronte dell'annuncio di un nuovo assessore che ha di fatto commissariato e messo sotto tutela Granelli, nessun abbia presentato quello che sarà il lavoro di Gabrielli al Consiglio o in commissione. Io ho grande stima di lui e molte aspettative ma nessuno ci ha spiegato che tipo di attività è stato chiamato a fare e quali sono i suoi intendimenti per questa città. Da regolamento devono fissare e trovare una data entro 15 giorni e a breve saranno costretti a convocarlo. Mi spiace che nessun consigliere di maggioranza abbia pensato di farsi raccontare cosa ha in mente Gabrielli e che dobbiamo essere noi a spingerlo a farlo. Speriamo che riesca a dare effettivamente al sindaco e alla giunta una chiave di lettura corretta per questa situazione.