Valditara, linea dura contro le occupazioni: "Condanne penali e risarcimenti"

Il ministro Valditara in visita al liceo Severi Correnti di Milano, dove un'occupazione ha causato danni quantificati in 70mila euro

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Il ministro Giuseppe Valditara
Milano

Valditara, pugno di ferro contro le occupazioni: "Condanne penali e risarcimenti"

Il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, ha ribadito la linea dura contro le occupazioni selvagge delle scuole, in particolare auspicando la bocciatura per chi causa danni e l'obbligo di risarcire per gli studenti che non siano in grado di provare la loro estraneita' agli atti vandalici. "Stiamo studiando una norma per far si' che chi occupa, se non dimostra di non essere coinvolto nei fatti, risponda civilmente dei danni che sono stati cagionati", ha spiegato il ministro durante un sopralluogo al liceo Severi Correnti di Milano, dove un'occupazione ha causato danni quantificati in 70mila euro.

Valditara: "Condanne penali e risarcimenti per i responsabili"

"Chi sara' individuato responsabile deve essere condannato penalmente e, inoltre, deve risarcire alla scuola i danni", ha sottolineato Valditara, "in nessun modo deve essere la scuola e la comunita' a rispondere dei danni. Chi occupa, chi compie un atto illecito, deve rispondere dei danni, e' una presunzione che solo dimostrando di essere del tutto estraneo uno puo' vincere". Poi il ministro ha aggiunto una "riflessione personale": "Credo che studenti di questo tipo non possano essere promossi all'anno successivo", anche se "sara' l'autonomia delle singole scuole a decidere". "Se non si da' un segnale forte da un punto di vista disciplinare vuol dire che la scuola non risponde in modo serio", ha aggiunto Valditara, "chi fa questi atti di devastazione non ha, a mio avviso, capito il messaggio educativo della scuola".

Il ministro Valditara in visita al liceo Severi-Correnti devastato dall'occupazione

Il ministro ha visitato le aree del liceo milanese devastate durante l'occupazione svoltasi tra il 30 gennaio e 2 febbraio, con banchi e cattedre distrutti, computer danneggiati, muri imbrattati e servizi igienici resi inagibili. "Questa e' stata come un'azione militare, di guerriglia, qua ci sono diversi reati commessi, oltre all'interruzione di pubblico servizio e al danneggiamento", ha osservato