Acqua di Parma x Maserati: debutto romano della collezione speciale
Seconda tappa nella capitale per la collezione che unisce profumi d’autore e icone del Tridente: un’esperienza di viaggio all’insegna del savoir-faire italiano.
Roma, notte morbida e profumata. Alla terrazza SEEN del quinto piano dell’Anantara Palazzo Naiadi
il panorama disegna le geometrie della città eterna, mentre le note olfattive di Acqua di Parma si intrecciano con i riflessi delle carrozzerie Maserati. È qui che va in scena la seconda tappa della presentazione della Acqua di Parma x Maserati, a poche settimane dall’anteprima milanese, con il supporto della concessionaria locale Samocar. Un appuntamento concepito per raccontare un’idea precisa: trasformare lo spostamento in auto in un rituale di stile, dove ogni dettaglio pesa quanto una curva ben tracciata.
Il cuore del racconto è la collezione speciale e soprattutto il Kit esclusivo, custodito nell’iconica cappelliera Acqua di Parma. L’edizione limitata – soltanto cento esemplari – sarà disponibile unicamente nelle boutique di Milano, Roma, Saint-Tropez e Parigi. Sul rooftop del Naiadi il cofanetto conquista la scena con la sobrietà di chi non ha bisogno di alzare la voce: linee pulite, materiali scelti, un invito a portare con sé la firma olfattiva della maison durante ogni viaggio.
La serata è un percorso polysensoriale: gli ospiti vengono guidati tra fragranze e suggestioni mentre, a pochi passi, le vetture del Tridente ricordano l’anima dinamica del progetto. Nella hall dell’hotel brilla una Maserati Ghibli Spyder, una rarità costruita in soli 128 esemplari, emblema di un artigianato che resiste al tempo. All’esterno, la Maserati GT2 Stradale in livrea Giallo Genio cattura gli sguardi con la decisione delle auto nate per correre, affiancata da una Maserati GranTurismo in Giallo Modenese, colore-manifesto di una sportività educata, capace di conciliare performance e comfort di alto profilo.
Il dialogo tra maison e marchio automobilistico non è un semplice esercizio di stile. Acqua di Parma porta in dote una cultura del profumo che è gesto quotidiano e memoria emotiva; Maserati risponde con la tradizione GranTurismo, l’idea tutta italiana di coprire lunghe distanze con eleganza, senza rinunciare al piacere di guida. In mezzo, il Kit creato per l’abitacolo: accessori pensati per valorizzare la dimensione del viaggio, riscrivere il rapporto tra auto e persona, aggiungere una ritualità discreta al momento della partenza.
La cornice dell’Anantara Palazzo Naiadi luogo simbolo di un’hôtellerie di lusso che conosce l’arte dell’accoglienza amplifica la narrazione. A Roma come a Milano, la collaborazione celebra il made in Italy che unisce manifattura, design di altissima qualità e una certa educazione estetica che il mondo continua a riconoscere. Non è un’operazione nostalgia, semmai l’opposto: riportare il viaggio al centro della scena, quando l’auto diventa salotto mobile e il profumo una scia capace di raccontare chi siamo.
La selettività della distribuzione dà sostanza al posizionamento. Solo 100 pezzi, solo boutique scelte. Non un feticcio per collezionisti, ma un oggetto pensato per l’uso, per chi vive l’automobile come estensione del proprio gusto. L’iconica cappelliera diventa scrigno da tenere in vista, dettaglio che parla a chi cerca raffinatezza tipicamente italiana senza eccessi, con quella misura che rende memorabile anche il quotidiano.
Nelle conversazioni sul rooftop, tra calici e skyline, si incrociano storie di viaggi e di destinazioni. C’è chi ricorda la prima volta al volante di una GranTurismo, chi prova le note di una nuova fragranza, chi immagina il Kit sulla propria vettura, come un amuleto di stile. È in queste micro-storie che l’alleanza tra Acqua di Parma e Maserati trova il suo senso: rimettere al centro l’esperienza, dalla curva di una strada costiera al gesto di aprire un cofanetto prima di partire.
Alla fine della serata resta la sensazione di un equilibrio riuscito. Artigianato, automobilismo di prestigio e ospitalità di alto livello si sono incontrati senza sovrapporsi, ciascuno lasciando all’altro lo spazio per esprimersi. La capitale ha fatto da amplificatore, offrendo il suo lessico monumentale a un progetto che non si accontenta di “apparire”, ma invita a vivere il viaggio con una cura quasi sartoriale. Se l’obiettivo era dare alla mobilità un profilo più umano, più sensoriale, più italiano, la tappa romana può dirsi centrata: l’eleganza, qui, non è un accessorio, è il punto di partenza.